Telecom Italia: prime indicazioni sui conti 2024

Telecom Italia risultati preliminari 2024
Telecom Italia risultati preliminari 2024
Prezzo al momento dell'analisi (12/02/2025): 0,31 euro
Ai prezzi attuali, il titolo è correttamente valutato. Mantieni.
Tante le notizie che, in questi giorni, hanno interessato Telecom Italia. Partendo dai conti, il gruppo ha presentato i risultati preliminari relativi al 2024, che hanno più che centrato gli obiettivi che il gruppo si era prefissato. I ricavi sono cresciuti del 3,1%, trainati dal Brasile (+6,8%, circa un terzo dei ricavi totali) ma con un discreto progresso anche nel mercato domestico (+1,5%, circa due terzi dei ricavi totali). Migliora anche la redditività, con l’utile industriale (quello che in gergo tecnico viene chiamato Ebitda) in crescita dell’8,3% sia in Italia, sia in Brasile, il che porta il rapporto tra utili industriali e fatturato (un indicatore di quanto sia redditizia l’attività “tipica” di una società) a salire dal 32,5% del 2023 al 33,4% nel 2024. Poiché si tratta di dati preliminari il gruppo non ha dato ulteriori dettagli, in particolare sull’utile netto, ma già queste sono informazioni importanti che hanno portato i vertici anche ad aggiornare il piano strategico 2025-2027. Nel prossimo triennio i ricavi sono previsti in crescita del 3% medio annuo, mentre l’utile industriale dovrebbe crescere tra il 6% e il 7%: risultati che il management conta di raggiungere con un’accelerazione dei ricavi sia nel segmento “imprese”, sia in Brasile, dove intende consolidare la propria leadership di mercato (per il mercato al dettaglio in Italia, invece, i ritmi dovrebbero essere un po’ inferiori rispetto alle percentuali appena viste per l’intero gruppo, ma comunque con una stabilizzazione dei ricavi). Nel frattempo, non mancano novità neanche sul fronte strategico: da un lato c’è l’approvazione dell’offerta arrivata da MEF e Retelit (vedi Investi n° 1587) per acquisire la partecipazione detenuta da Telecom in Sparkle. Dall’altra ci sono le voci di interesse di diversi operatori sulla stessa Telecom: a quelle che vedono tra i pretendenti soggetti come Iliad e il fondo Cvc si sono aggiunte, negli ultimi giorni, anche quelle che vedono Poste tra i potenziali interessati a rilevare la quota del 9,8% di Telecom oggi in mano a Cassa Depositi e Prestiti. Tutte voci che, comunque, non sembrano per ora concretizzarsi: il consiglio sul titolo non cambia.
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