Prezzi aggiornati al 10/3/2025
Il gigante tedesco della chimica Bayer (23,56 euro, Isin DE000BAY0017) si aspetta che nel 2025 le difficoltà nel settore agrochimico perdurino e che il settore farmaceutico risenta del calo delle vendite del suo farmaco di punta, l'anticoagulante Xarelto. Come previsto, il dividendo per il 2024 rimane comunque fissato a 0,11 euro per azione. Il gruppo resta, infine, sotto la minaccia delle denunce riguardanti il diserbante Roundup (che utilizza il glifosato ritenuto potenzialmente cancerogeno), che ha ereditato con l'acquisizione di Monsanto. Vendi.
Il conglomerato francese Bouygues (35,11 euro, Isin FR0000120503), nonostante le sfide sul suo mercato interno (aumento della concorrenza nelle telecomunicazioni e debolezza nel settore immobiliare), ha pubblicato dei buoni dati annuali, anche se non entusiasmanti. A trainare i risultati è stata l'edilizia ed in particolare Equans (servizi multi-tecnici) acquisita nel 2022, la cui redditività sta progredendo in linea con il piano iniziale. Limitati a mantenere il titolo.
Il gigante petrolifero Shell (30,8 euro, Isin GB00BP6MXD84) continua ad attuare la sua strategia di rifocalizzazione sulle attività ritenute più redditizie e meno dipendenti dai cicli economici. In quest’ottica starebbe studiando la possibile vendita delle attività nella chimica in Europa e negli Stati Uniti. In questo settore ha subìto, in effetti, una perdita di 229 milioni di Usd nel 4° trimestre 2024 (contro un utile di 463 milioni di Usd nel trimestre precedente). Mantieni.