Per qualche polletto in più…

Torniamo a parlarvi di Ldc quotata a Parigi che produce pollame.
Torniamo a parlarvi di Ldc quotata a Parigi che produce pollame.
Nel n° 1587 siamo tornati ad acquistare la francese Ldc (76,6 euro al 16/4; Isin FR001400SF56; carne di pollo e ristorazione) che allora aveva un prezzo di 70 euro (67,9 quando è uscito online sul sito). Ldc ha recentemente pubblicato i suoi risultati preliminari relativi all’anno 2024/25 conclusosi lo scorso 28 febbraio. Il fatturato è cresciuto del 2%, oltre l'obiettivo prefissato. Hanno aiutato i conti anche le recenti acquisizioni e i cambi senza i quali ci sarebbe stato un calo del fatturato dell’1,6%, nonostante una crescita dei volumi del 4,5%. In questo contesto il IV trimestre è stato particolarmente positivo con una crescita del fatturato del 6,7% (+12% i volumi) sfruttando anche le acquisizioni di Indykpol e Konspol. Presentando questi risultati Ldc ha confermato la sua intenzione di arrivare a 7 miliardi di fatturato nel 2026-2027 (ora siamo a 6,32 miliardi) con un Ebitda (utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali) di quasi 560 milioni, un dato di per sé più basso di quello dell’esercizio 2023/24 quando era a 582 milioni, ma a detta dell’azienda in quel caso si era trattato di un anno eccezionale e attualmente ci sono maggiori pressioni sui costi. Le attese degli analisti, che sottoscriviamo, sono di un utile 2026 a quota 7,6 euro per azione; 7,9 euro per il 2027. Ai prezzi attuali il titolo sembra avere buoni multipli. Nonostante il momentum neutro può continuare a costituire una occasione per un investimento nel difensivo settore alimentare.
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