Umicore e Waste Connections: due titoli da monitorare tra rimbalzi di Borsa e solidità difensiva

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Nel 1° trimestre del gruppo chimico belga Umicore (8,26 euro) ha realizzato delle buone performance e il management, soddisfatto, ha confermato i suoi obiettivi per l'intero 2025, con un utile industriale (Ebitda), senza elementi straordinari, compreso tra 720 e 780 milioni di euro (contro i 763 milioni del 2024). Il gruppo ha, infine, precisato che i dazi statunitensi dovrebbero avere solo un impatto limitato sui suoi risultati. Nonostante il rimbalzop, il nostro consiglio non cambia: vendi.
I buoni risultati del 1° trimestre 2025 confermano il carattere difensivo dell’attività (raccolta rifiuti) dell’americana Waste Connections (195,53 usd), che lascia ben sperare anche per il resto dell’anno. Il gruppo aumenterà, in effetti, le tariffe per i rifiuti solidi del 6,9% (+7,1% nel 2024), il che contribuirà ad attutire gli effetti dell'inflazione sui suoi costi, come i salari dei suoi dipendenti. La sua redditività dovrebbe, inoltre, migliorare grazie alla soppressione dei contratti meno redditizi. E visto che nel primo trimestre i volumi raccolti sono diminuiti del 2,8%, per sostenere il fatturato il management conta di realizzare acquisizioni regolari di piccole aziende di raccolta dei rifiuti fuori dalle grandi città, dove la concorrenza è maggiore. Contrariamente a molte società, che stanno abbassando i propri obiettivi per il 2025, Waste Connections li ha riconfermati a livello sia di fatturato sia di redditività. Il gruppo, essendo attivo nella raccolta dei rifiuti, è infatti poco dipendente dalla congiuntura economica, anche se non del tutto immune al rallentamento dell’economia negli Stati Uniti. Acquista.
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