Ebrofoods e Atenor: solidità e segnali di crescita

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Nel 1° trimestre la spagnola Ebro Foods (17,14 euro) ha realizzato un utile per azione di 0,33 euro, in calo del 6% annuo a causa di maggiori oneri finanziari (ha rifinanziato parte del suo debito) e di un carico fiscale più elevato. A livello commerciale, però, le cose vanno meglio: i margini continuano a migliorare (+2,2%), nonostante il calo delle vendite (-1,8%). Nella divisione riso (77% del fatturato), anche se le vendite sono diminuite del 2,4%, i migliori prezzi di acquisto del riso hanno fatto aumentare i profitti (+5,4%). Nella divisione pasta le vendite sono migliorate (+1,7%), anche se l'aumento dei costi delle materie prime (uova e latte) ha ridotto il suo contributo agli utili del gruppo (-4,1%). Attualmente le piogge in Spagna, Asia e Cono Sud (parte meridionale del Sud America) ci fanno prevedere raccolti di riso più abbondanti e prezzi più bassi, mentre i dazi annunciati da Trump sulle importazioni da Thailandia, India ed Europa hanno spinto Ebro ad accelerare le consegne di riso negli Usa. Riteniamo, comunque, che l'impatto dei dazi statunitensi sarà compensato dalla presenza industriale di Ebro negli Usa. Acquista.
Nel 1° trimestre 2025 il gruppo immobiliare belga Atenor (2,82 euro) non ha realizzato grosse operazioni. Le sue due operazioni più importanti sono state, infatti, realizzate a maggio. Della prima, realizzata a inizio mese, ve ne abbiamo già parlato: la vendita del progetto Baker Street I (16.666 m² di uffici e 2.013 m² di spazi commerciali), già completamente affittato, a Budapest. La seconda risale a settimana scorsa: Atenor ha trovato il primo inquilino per il suo edificio per uffici a Bezons (regione parigina). International Workspace Group affitterà 1.200 m² di uffici (per co-working) per 10 anni. Certo si tratta solo di una piccola parte di questo edificio di 37.500 m², ma è comunque una buona notizia per questo edificio vuoto, terminato da più di 2 anni e mezzo. La priorità di Atenor resta, comunque, quella di ridurre il debito (sceso di altri 80 milioni di euro da gennaio a oggi) e di ridurre progressivamente l'esposizione al mercato degli uffici dell'Europa centrale. Mantieni.
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