Recordati cresce, ma l’utile risente dei costi

analisi azioni
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Prezzo al momento dell’analisi (28/7/2025): 53,65 euro
Consiglio: mantieni
I ricavi netti del 1° semestre 2025 di Recordati sono in crescita dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2024 (del 7,8% a perimetro e cambi costanti). Entrambe le divisioni hanno contribuito all’andamento delle vendite: Specialty & Primary Care cresce del 2,6% (5,1% a cambi costanti), mentre Rare Diseases è in crescita del 29,2% rispetto allo stesso periodo del 2024 (dell’12,8% a perimetro costante), grazie al buon andamento di tutte le tre aree (endocrinologia, onco-ematologia e metabolica).
Gli oneri finanziari sono in linea con quelli dello scorso anno.
L’utile netto, a 1,03 euro per azione, è in calo del 4,2% rispetto al 30/6/2024 a causa dell’aumento dei costi: acquisizione scorte di nuovi farmaci commercializzati, oneri di ammortamento sui nuovi farmaci (Enjaymo) e aumento di costi non ricorrenti.
Verso la fine di giugno, Recordati ha annunciato la firma di un contratto di licenza e fornitura con Amarin per vendere il farmaco contro le malattie cardiovascolari Vazkepa® in 59 paesi, di cui 11 in Europa.
Alla luce dei risultati presentati, la società conferma gli obiettivi annunciati a fine febbraio per il 2025, anche se l’aspetto legato ai cambi resta critico.
Abbassiamo leggermente la nostra stima di utile per azione per il 2025 a 2,7 euro (prima 2,8), mentre confermiamo a 3 euro quella per il 2026. Il consiglio non cambia: mantieni il titolo.
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