La lunga estate del settore aereo Usa

Settore aereo Usa
Settore aereo Usa
La prima metà del 2025 del settore aereo statunitense è stata caratterizzata da una serie di contrasti, da una ripresa fragile e da dinamiche di mercato in continua evoluzione. Le compagnie Usa hanno dovuto affrontare sfide complesse, tra cui una domanda domestica in rallentamento, incertezze macroeconomiche e tensioni geopolitiche che hanno inciso sulle scelte dei viaggiatori. Le prospettive del settore per il 2° trimestre del 2025 non sono particolarmente positive, come ti avevamo anticipato a marzo scorso. Delta, United e American Airlines avevano infatti rivisto al ribasso le loro stime sugli utili per azione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un elemento chiave che ha influenzato i risultati delle compagnie è stata la diminuzione del traffico aereo negli Usa: ad esempio, l’aeroporto di San Antonio, nei primi 6 mesi dell’anno, ha registrato un calo del 3% dei passeggeri sui voli nazionali. Al contrario, i collegamenti internazionali – in particolare quelli verso il Messico – hanno mostrato una crescita del 6%. I voli in classe business e le tratte a lungo raggio hanno perso meno rispetto ai viaggi in classe economica e ai collegamenti domestici, contribuendo a sostenere i margini delle compagnie tradizionali. A questo si aggiungono le preoccupazioni legate a una possibile recessione economica negli Usa e alla persistenza dell’inflazione, che stanno limitando le spese delle famiglie. Diverse compagnie, tra cui Southwest Airlines e United Airlines, hanno già annunciato riduzioni della capacità operativa e una revisione al ribasso delle previsioni finanziarie per la seconda parte del 2025.
Nella prima metà del 2025, United Airlines si è distinta come una delle compagnie aeree tradizionali più resistenti, dal punto di vista economico, del panorama statunitense. Nonostante un contesto macroeconomico incerto, segnato da inflazione persistente, minore fiducia dei consumatori e tensioni commerciali, United era riuscita a chiudere il 1° trimestre con risultati in netto miglioramento rispetto allo scorso anno. Una delle chiavi del successo recente di United è stata la sua espansione sul lungo raggio. Nel 2025, la compagnia ha puntato con forza su destinazioni internazionali poco servite dai competitor. Sono stati introdotti voli verso città come Ulaanbaatar (Mongolia), Kaohsiung (Taiwan), Nuuk (Groenlandia) e Palermo, rafforzando il proprio posizionamento su rotte più redditizie.
A confronto, Delta Air Lines ha mantenuto una strategia più prudente, con una rete internazionale solida ma meno espansiva, focalizzandosi invece sull’ottimizzazione dei margini e sul rafforzamento dei servizi di bordo.
United ha anche continuato a investire in tecnologia e servizi. Il 2025 ha visto l’introduzione delle nuove cabine Polaris Studio, con suite private e schermi 4K, Wi-Fi ad alta velocità incluso e un’offerta rivolta esplicitamente alla clientela business. Sul versante sostenibilità, United ha fatto un salto avanti con un'integrazione del 20% di carburanti sostenibili (SAF) nella propria rete. Nonostante un contesto economico incerto e una domanda interna meno vivace rispetto agli anni passati, United è riuscita a mantenere una crescita costante grazie a una strategia ben attuata, che punta soprattutto sull’espansione internazionale e sull’innovazione tecnologica.
Sul fronte operativo, United ha migliorato sensibilmente la puntualità e la regolarità dei voli, raggiungendo i migliori livelli dal 2021 e riducendo le cancellazioni. La compagnia ha deciso di ridurre del 4% la capacità domestica a partire dal terzo trimestre, per adattarsi a una domanda interna più debole e ottimizzare l’uso della flotta. Inoltre, ha pianificato il ritiro anticipato di 21 aeromobili, con l’obiettivo di contenere i costi.
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