Nel primo semestre del 2025, BasicNet (7,18 euro al 1° agosto 2025) ha evidenziato un andamento complessivamente positivo, seppur condizionato da differenze rilevanti tra le varie aree geografiche. Le vendite aggregate dei prodotti a marchio del Gruppo sono in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo incremento è stato trainato in particolare dai licenziatari produttivi, le cui vendite sono aumentate del 13,7%, mentre quelle realizzate direttamente dal gruppo e dai licenziatari commerciali si sono mantenute pressoché stabili (+0,6%). L’Europa si conferma il mercato principale con un peso vicino all’80% delle vendite e un progresso del 5,2%. Al contrario, le altre aree mostrano segnali di rallentamento: Asia e Oceania -3,6%, Medio Oriente e Africa -5,8% e un calo molto marcato nelle Americhe (-33,3%), dato che penalizza la crescita complessiva.
Il fatturato consolidato è in lieve calo rispetto allo scorso anno (-0,7%). La flessione è legata principalmente al calo delle vendite dirette (-4,2%), effetto della trasformazione di alcuni contratti da distribuzione a licenza. Al contrario, le royalties dai licenziatari hanno registrato un incremento del 16,6%, a conferma del modello di business basato sull’affidamento dei marchi a partner locali.
Escludendo effetti straordinari come oneri non ricorrenti e l’impatto della cessione del 40% di K-Way (che ha generato forti plusvalenze), l’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali è calato del 14%, con un calo che si è riversato sul risultato in forte contrazione del 71% (ma in ballo ci sono cifre relativamente piccole che sono sensibili a cambiamenti anche limitati).
In uno scenario macroeconomico e geopolitico ancora incerto, il Gruppo conferma il proprio ottimismo sul medio-lungo periodo e sulla valorizzazione dei brand.
Anche se è probabile che dopo i risultati pubblicati le nostre attese di 0,52 euro di utile per azione (senza contare la plusvalenza della vendita di K-way) nel 2025 siano generose, siamo convinti che la società stia facendo un buon lavoro e le confermiamo insieme a quelle di 0,57 euro nel 2026 e di 0,6 euro nel 2027. A livello di multipli siamo in linea col mercato, o messi lievemente meglio, la qualità dei bilanci è buona, il momentum è neutro e il rischio medio (3/5). A bilanciare questi dati buoni sta il fatto che la vendita di K-way ha fatto già volare il titolo che vale oltre il doppio rispetto a un anno fa. Aggiungiamo le difficoltà economiche che potrebbero venire in Europa dai dazi di Trump e in questo stato di incertezze preferiamo mantenere il consiglio invariato: mantieni.