Leonardo cresce nei primi 9 mesi del 2025
Analisi azioni
Analisi azioni
Il 2025 si conferma un anno di svolta per Leonardo (50,5 euro; IT0003856405), che nei primi nove mesi ha messo a segno risultati solidi: gli ordini hanno raggiunto quota 18,2 miliardi di euro, in aumento del 23% rispetto al 2024, trainati soprattutto dal settore Aeronautica e dal contesto internazionale favorevole per la difesa. Il portafoglio ordini è salito a 47,3 miliardi, l’equivalente di oltre due anni e mezzo di produzione. I ricavi sono cresciuti dell’11%, a 13,4 miliardi, mentre l’utile industriale è salito del 19% a 945 milioni, con un margine del 7%. Il risultato netto ordinario tocca i 466 milioni, in progresso del 28%. Migliora anche il flusso di cassa operativo, sebbene ancora negativo per effetto della stagionalità, e scende l’indebitamento netto, ridotto del 26% a 2,3 miliardi. La società conferma le previsioni 2025: ordini per oltre 22 miliardi e ricavi intorno a 18,6 miliardi.
Elicotteri e cyber trainano i risultati
Tra i diversi settori operativi, Leonardo mostra un andamento positivo, con qualche differenza tra le aree di business. Gli elicotteri confermano il loro ruolo di punta, sostenuti da nuovi contratti per modelli come l’AW249, l’AW189 e l’AW101: i ricavi crescono del 13% con margini in miglioramento. Anche l’elettronica per la difesa prosegue su un sentiero di crescita solida, con aumenti sia nei ricavi (+12%), sia nella redditività (+17%), grazie al buon andamento delle attività europee e statunitensi. Brilla il comparto Cyber & Security Solutions, che registra un vero balzo in avanti, con la redditività quasi raddoppiata (+86%) grazie ai progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione e all’espansione delle soluzioni per comunicazioni sicure. L’aeronautica, invece, mostra un quadro più articolato: gli ordini crescono in modo eccezionale (+149%) grazie ai programmi Eurofighter e Global Combat Air (GCAP), ma l’utile operativo risente delle difficoltà nelle Aerostrutture. Infine, il settore Spazio segna un deciso recupero, con ricavi e margini in crescita, sostenuto dalle attività di Telespazio e Thales Alenia Space.
Negli ultimi mesi, Leonardo ha portato avanti una serie di operazioni strategiche come la vendita del business subacqueo a Fincantieri, l’accordo per l’acquisizione di Iveco Defence, e nuove partnership nei settori cyber, nucleare e spaziale (con Airbus e Thales). Anche il fronte finanziario è in ordine: l’azienda ha rimborsato un bond da 500 milioni, ottenuto un prestito BEI legato a obiettivi di sostenibilità e migliorato il proprio rating creditizio.
Continuare a puntare sul titolo?
Secondo noi sì, il P/E del titolo oggi è di 26,6 per il 2025 e di 23 per il 2026– livelli elevati rispetto allo storico del titolo, che negli ultimi 10 anni è rimasto sotto 20, eccetto nel 2017 - ma questo valore è al passo con i nuovi tempi, e resta anzi poco sotto il P/E di settore, atteso a 28 nel 2026. Per un confronto, quello della tedesca Rheinmetall (1707 euro; DE0007030009) per il 2026 è 39, per la francese Thales (240,1 euro; FR0000121329) è 23.
Ci aspettiamo che Leonardo chiuda l’anno con un utile per azione di 1,9 euro (2,2 euro quello atteso per il 2026). Chi possiede il titolo lo mantenga, chi non ce l’ha ancora, valuti se acquistarlo ora che la sua quotazione è intorno a 50 euro e solo se, all’interno di un portafoglio ben diversificato, inserendo questo titolo resta entro i limiti del 10% complessivo di poste extra-portafoglio speculative.
Attendi, stiamo caricando il contenuto