Wiit: una crescita tranquilla
WIIT sta portando avanti la strategia di costruire un modello di cloud europeo, affidabile e con standard elevati di sicurezza.
WIIT sta portando avanti la strategia di costruire un modello di cloud europeo, affidabile e con standard elevati di sicurezza.
Nei primi nove mesi del 2025 WIIT (18,74 al 13/11; Isin IT0005440893), società che ti abbiamo consigliato di recente, continua a crescere, anche se con ritmi un po’ più moderati rispetto al boom del 2024. Il gruppo ha registrato ricavi per 125,7 milioni di euro, in aumento del 9,2%, spinti soprattutto dai servizi ricorrenti, cioè gli abbonamenti pluriennali che garantiscono entrate stabili nel tempo. Questi ultimi arrivano a 102,3 milioni e rappresentano quasi il 90% del totale: un dato importante, perché indica una base molto solida e prevedibile.
La redditività migliora in maniera ancora più evidente. L’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali (Ebitda), ripulito da elementi straordinari, cosa che serve a capire quanto l’azienda guadagna dalla sua attività caratteristica, sale a 50,9 milioni, con un aumento del 19,5% e un margine del 40,5%. Anche il dato al netto degli ammortamenti cresce (+17%), toccando 26,4 milioni, mentre l’utile netto al lordo delle operazioni non ripetibili arriva a 14,1 milioni, in crescita del 16%, al netto di questi è 9,87 milioni (in lieve calo da 10,19).
Nel complesso, WIIT sta portando avanti la sua strategia: costruire un modello di cloud europeo, affidabile e con standard elevati di sicurezza, capace di competere, almeno nelle nicchie più sensibili, con i colossi americani. La società soddisfatta dei risultati dei primi nove mesi 2025: Germania in forte crescita, pipeline solida in Italia e bond riuscito oltre le attese. Le risorse finanzieranno nuovi data center e lo sviluppo AI, mentre prosegue la ricerca di acquisizioni nell’area germanofona.
I dati pubblicati non cambiano molto la situazione rispetto a quando abbiamo consigliato il titolo nel n° 1627. Gli analisti hanno ritoccato di poco le attese di utile che sono a 0,62 euro per azione nel 2025, 0,81 nel 2026 e 1,01 nel 2027. I multipli non sono cari, ma il rischio è alto (4/5), il momentum è positivo, ma qualità dei bilanci è media: questo titolo continua a essere una possibile scommessa di lungo termine sul settore del cloud a patto di pensare che l’Europa ci punti per cercare di rendersi meno dipendente dagli Usa.
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