WIIT, il cloud europeo quotato in Italia
WIIT fornisce servizi pensati per aziende e enti pubblici che hanno bisogno di sicurezza, continuità e prestazioni elevate per i loro sistemi informatici.
WIIT fornisce servizi pensati per aziende e enti pubblici che hanno bisogno di sicurezza, continuità e prestazioni elevate per i loro sistemi informatici.
WIIT (19,76 euro al 27 ottobre 2025; Isin IT0005440893) è un’azienda italiana che lavora nel campo del cloud, cioè quei sistemi che permettono alle imprese di gestire e conservare dati e programmi su server esterni, sempre accessibili e protetti.
Fondata a Milano e quotata in Borsa, WIIT fornisce servizi pensati per aziende e enti pubblici che hanno bisogno di sicurezza, continuità e prestazioni elevate per i loro sistemi informatici. Per farlo, WIIT utilizza centri dati di sua proprietà, veri e propri “cervelli digitali” dove vengono ospitate le informazioni, situati in sette aree europee tra Italia, Germania e Svizzera. Questi impianti rispettano il livello di affidabilità più alto (detto Tier IV), che significa zero interruzioni anche in caso di guasti. Tutta l’infrastruttura è costruita con un’attenzione particolare alla protezione dei dati e alla sicurezza informatica, e include sistemi automatici contro i virus e gli attacchi informatici.
L’azienda offre quindi servizi completi, che vanno dal mantenimento in funzione dei sistemi (così da evitare blocchi del lavoro) alla sicurezza informatica, fino al recupero dei dati in caso di incidenti.
Negli ultimi anni WIIT è cresciuta comprando e integrando altre società specializzate in Europa, soprattutto in Germania e Svizzera, come Econis, Michgehl & Partner ed Edge&Cloud. Grazie a queste acquisizioni, oggi il gruppo è ancora più forte nel cuore dell’Europa e porta avanti il progetto “Cloud4Europe”, che punta a creare un modello di cloud europeo capace di competere con i giganti americani del settore.
I risultati del primo semestre 2025
Nella prima metà del 2025 WIIT ha registrato ricavi per 85,3 milioni di euro, in crescita del 17,3% rispetto ai 72,7 milioni dello stesso periodo 2024. Le entrate ricorrenti, legate ai contratti pluriennali di servizi cloud, hanno raggiunto 69,3 milioni, pari all’88% del totale, con un aumento del 19,1%. La redditività è in forte miglioramento: l’Utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali (Ebitda) ripuliti da elementi straordinari o non ricorrenti è salito del 30,3%, attestandosi a 34,8 milioni, con un margine del 40,8% (45,4% su base omogenea). Lo stesso dato dopo aver spesato la quota parte di costi pluriennali (Ebit) ha raggiunto 18,5 milioni, in crescita del 33%, mentre l’utile netto è aumentato del 37,1%, toccando 10 milioni, sempre ripulito da elementi straordinari o non ricorrenti, se no siamo a 7,1.
A livello geografico, la Germania si conferma il primo mercato, con 45,5 milioni di ricavi (53% del totale), seguita dall’Italia con 28,9 milioni e dalla Svizzera con 10,9 milioni. Questi risultati sono stati ottenuti grazie all’integrazione delle acquisizioni recenti e a un forte miglioramento dei margini, soprattutto in Italia. L’azienda ha continuato a investire oltre 20 milioni di euro per potenziare i propri centri dati e comprare nuove tecnologie.
L’arrivo del bond WIIT
Ultimamente poi WIIT ha completato un’importante operazione sul mercato obbligazionario. Dopo una prima emissione da 150 milioni di euro, la società ha esercitato un’opzione di aumento di 65 milioni, portando il prestito obbligazionario complessivo a 215 milioni di euro. I proventi serviranno a sostenere il piano di crescita esterna, in particolare le acquisizioni in Germania e nel Nord Europa, oltre che a rifinanziare parte del debito esistente e finanziare progetti di innovazione tecnologica e sostenibilità.
Un modello europeo di cloud sicuro e sostenibile?
WIIT punta alla sovranità digitale europea e alla sostenibilità ambientale. Tutta l’energia utilizzata nei data center è rinnovabile, e l’azienda ha integrato soluzioni di efficientamento energetico per ridurre le emissioni di CO₂. La visione di lungo periodo punta su un cloud “green”, resiliente e sovrano, capace di garantire la protezione dei dati sensibili delle imprese europee e la continuità delle loro attività in un contesto digitale sempre più complesso.
La visione degli analisti e un’occhiata ai conti
Veniamo ora ai conti. Premesso che i risultati del terzo trimestre usciranno il prossimo 13 novembre, allo stato attuale delle informazioni, dopo un 2024 chiusosi con un utile per azione di 0,35 euro, la comunità degli analisti (fonte Refinitiv) si attende 0,61 euro di utile per azione nel 2025, 0,79 nel 2026 e 0,99 nel 2027. Il che significa ora del 2027 un rapporto prezzo/utile di circa 20, il che è un poco meno dei competitor. Anche l’EV Ebitda viaggia su livelli vicini al settore. Resta elevato l'attuale rapporto prezzo / valore contabile e su questo punto non prendiamo per buone le attese del consensus degli analisti che vedono un calo su valori più bassi. Ma passiamo agli altri elementi di valutazione. Il rischio è alto 4/5, coerentemente con il settore, mentre il momentum è positivo. La qualità dei bilanci (calcolata con i dati al 2024, visto che il 2025 non c’è ancora) è media, ma c’è da dire che impatta il fatto che è una società quotata da relativamente pochi anni (maggio 2017) e che il nostro sistema penalizza alla voce stabilità dei dividendi e stabilità degli utili, società che sono quotate da meno di 10 anni.
Che fare?
Dopo un boom (e un conseguente sgonfiamento) dei valori di Borsa intorno al 2022, WIIT ha vivacchiato per diversi anni con quotazioni relativamente stabili. Siamo convinti che potrebbe essere però interessante per una scommessa di lungo termine sul settore del cloud a patto di essere convinti di un fatto: che l’essere europea possa aiutarla. Spieghiamo meglio ciò che intendiamo: oggi l’Europa ha regole più strette che gli Usa e poi sta cercando una sua dimensione strategica facendo anche a meno dell’ombrello americano che si è rivelato in questi periodi non così sicuro come in passato. Il disallineamento dagli Usa potrebbe portare un domani al tentativo di valorizzare ciò che è tecnologia europea in ottica di difesa e indipendenza. Se ciò dovesse essere questa società potrebbe essere della partita. In più l’attenzione al tema green, caro all’Europa è un plus. Una piccola scommessa ci sta, ma sapendo che non è particolarmente conveniente e che stiamo parlando di una scommessa di lungo periodo per un titolo più rischioso della media.
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