Chi ti cura dal Vaiolo delle scimmie
un mese fa - venerdì 20 maggio 2022
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Una malattia conosciuta
A differenza del Covid-19, malattia del tutto sconosciuta al genere umano, il Vaiolo delle scimmie non è una malattia nuova. È causata da un virus “cugino del vaiolo umano” che è stato scoperto per la prima volta nel 1958 in Danimarca all'interno di alcune colonie di scimmie arrivate da Singapore. Il primo caso nell’uomo risale al 1970. Del resto, il virus, di norma, infetta le scimmie, ma può infettare anche l’uomo attraverso il contatto con un animale infetto o una persona infettata (lo si contrae attraverso ferite, contatto con le mucose o per via respiratoria). La malattia si presenta in modo simile al vaiolo umano, una malattia che per fortuna l’uomo ha debellato da tempo grazie alla vaccinazione, ora non più somministrata (l’eradicazione è stata dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 1980). Benché debellato, esistono ancora oggi delle aziende che producono vaccini che si sono dimostrati efficaci non solo contro il vaiolo, ma anche contro il vaiolo delle scimmie. Ecco quella quotata in Borsa.
Il vaccino contro il vaiolo delle scimmie
La società che produce il vaccino si chiama Bavarian Nordic (183 corone danesi; Isin DK0015998017). La società ha annunciato di aver ricevuto un ordine da un non meglio precisato Stato europeo per delle dosi di vaccino, che risulta essere approvato per l’uso contro il Vaiolo delle scimmie anche negli Usa. La società, che lavora anche a vaccini contro ebola e contro il virus della rabbia, ha chiuso il 2021 in perdita. La notizia dell’ordine da parte di uno Stato europeo ha permesso alle azioni di impennarsi di quasi il 30% nella sola giornata del 19 maggio. Nella mattina del 20 maggio le azioni sono in rialzo di un altro 23% circa: non sorprende, gli ordini del vaccino potrebbero cambiare il profilo reddituale della società. Nonostante questi rialzi le azioni viaggiano ancora del 40% sotto i valori di settembre 2021: se dovessero arrivare ulteriori ordini da parte di altri Paesi o se la paura su una diffusione del virus dovesse salire – è la prima volta che vengono segnalate catene di trasmissione in Europa senza collegamenti epidemiologici noti con l’Africa occidentale e centrale – le azioni potrebbero continuare la corsa. Valgono una scommessa meramente speculativa: l’investitore prudente ne stia alla larga perché in caso di mancati ordini si rischiano perdite pesanti (anche un -50% in pochissimi giorni). Il vaccino, in Europa, ha il nome commerciale di Imvanex ma non è acquistabile dalla popolazione – gli ordini derivano da Governi o da enti militari. È stato impiegato nel Regno Unito nel 2018 in seguito all'identificazione di casi di Vaiolo delle scimmie. La vaccinazione antivaiolosa è stata offerta anche ai contatti stretti in Israele e a Singapore, rispettivamente nel 2018 e nel 2019.
I produttori di antivirali
La forza del vaccino di cui ti abbiamo raccontato nel paragrafo precedente è che può essere usato anche a scopo terapeutico, per ridurre la severità della malattia. Quindi può essere usato sia a scopo preventivo tra i contatti a rischio, sia a scopo terapeutico nei casi acclarati. Esistono altre terapie? Sebbene non esistano trattamenti specifici contro il Vaiolo delle scimmie, potrebbero essere somministrati degli antivirali attivi verso virus simili. Chi produce questi antivirali? Ecco qui di seguito le tre società coinvolte.
Emergent BioSolution (31,69 Usd; Isin US29089Q1058). È una società americana che da pochissimo si è aggiudicata i diritti commerciali globali dell’antivirale Tembexa (brincidofovir) contro il vaiolo. La società produce anche un altro vaccino contro il vaiolo, nonché vaccini e trattamenti contro l’antrace. Questo fa sì che l’aumento eventuale delle vendite dell’antivirale contro il vaiolo possano avere un peso relativo meno rilevante sul suo bilancio (che la società chiude comunque in utile da anni) rispetto a quello che potrebbe avere per altre società. Non per nulla le azioni hanno chiuso la giornata del 19 maggio – è quella in cui l’attenzione globale sul tema ha iniziato ad innalzarsi – in rialzo “solo” di quasi il 12%. Questo, assieme all’indagine delle autorità americane su errori nella gestione della produzione del vaccino di Johnson&Johnson contro il Covid-19 proprio negli impianti di questa società, ci fanno ritenere il titolo non interessante per una scommessa. Non acquistare.
Siga Technologies (8,65 Usd; Isin US8269171067). È una società americana il cui principale prodotto è l’antivaioloso Tpoxx (tecovirimat). La società nelle ultime ore non solo ha ricevuto un ordine da 7,5 milioni di dollari per questo antivirale dalla Difesa americana (l’importo corrisponde al 6,5% del fatturato complessivo nel 2021, al 20% di quello del 2020), ma anche ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Autorità sanitaria americana per una sua somministrazione intravenosa. Se gli ordini dovessero continuare ad arrivare, la società potrebbe vedere una crescita ulteriore degli utili rispetto all’anno scorso. Il titolo nella giornata del 19 maggio ha archiviato un rialzo del 17%, ma una scommessa su un aumento delle vendite ci può ancora stare. È estremamente rischiosa: come detto non ci sono evidenze scientifiche di un’efficacia contro il Vaiolo delle scimmie e la corsa delle azioni potrebbe presto sgonfiarsi facendoti registrare perdite pesanti.
Viatris (11,69 Usd; Isin US92556V1061). È un colosso farmaceutico attivo in svariati campi terapeutici, nato dalla fusione tra Mylan e una costola di Pzifer. Tra l società controllate c’è la Bioniche Pharma che ha nel suo portafoglio un antivirale contro il vaiolo (cidofovir). Si tratta, però, di una goccia nel mare di conti di Viatris, non per nulla nella giornata del 19 maggio le azioni hanno limitato il rialzo al 3,7%. Non consigliamo di acquistare queste azioni.