In questo mese, per rispondere proprio a questa logica, abbiamo introdotto alcuni aggiustamenti all’interno di due delle tre strategie di investimento che vi consigliamo: parliamo dei portafogli che definiamo Equilibrato e Dinamico, vedi i dettagli qui. Non si tratta di scelte radicali, ma di un naturale adattamento a un contesto che evolve. I segnali sono chiari: il taglio dei tassi americani ha ridato slancio ai listini, con performance brillanti nei Paesi emergenti e nei mercati tecnologici. Anche in Europa e negli Usa le Borse han vissuto settimane positive, mentre sui mercati obbligazionari la prospettiva di tassi più bassi ha sostenuto i prezzi dei titoli. In questo contesto abbiamo aggiornato le modalità di calcolo dei nostri portafogli, intervenendo sui pesi massimi e minimi che alcune categorie di investimento possono avere: per esempio, abbiamo rafforzato la presenza delle Borse cinesi, e ridotto la quota destinata alle Piazze europee e Usa, per riflettere meglio i nuovi equilibri dei mercati globali. I dettagli, aggiornati, li trovate nella sezione del nostro sito dedicata alla metodologia. Si tratta di scelte tecniche, ma ispirate a un principio: mantenere equilibrio e coerenza anche quando lo scenario cambia. Non serve inseguire ogni oscillazione delle Borse, ma nemmeno restare fermi. L’investimento, come la vita, richiede capacità di adattamento: è così che si protegge il capitale, facendolo crescere di valore nel tempo. Restare in equilibrio nel cambiamento: è questa la nostra bussola.
Alessandro Sessa
Direttore responsabile Investi