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Oro, che succede?

Data di pubblicazione  21 novembre 2016
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In due settimane ha perso il 7,4% in dollari, ma non è da vendere.
I motivi del calo
Le Borse occidentali che salgono, i rendimenti delle obbligazioni negli Stati Uniti che volano e il dollaro che si rafforza: l’insieme di questi tre elementi spiega il ribasso dell’oro degli ultimi giorni. La relazione con le Borse è ovvia: quando c’è maretta sui mercati, l’oro è un porto sicuro in cui rifugiarsi – non per nulla l’oro è salito tanto a inizio dell’anno, quando le Borse crollavano. Ma quella con le obbligazioni? I bond decennali Usa sono considerati un bene sicuro, come l’oro – gli Usa pagheranno sempre. I bond, però, pagano interessi certi, l’oro no. Quindi, più i rendimenti dei decennali salgono, più diventano attrattivi come investimento-rifugio rispetto all’oro. La relazione inversa è stata evidente per tutto il 2016 – vedi grafico Rendimenti decennali e oro allo specchio – e ancor più negli ultimi giorni. Considerazioni analoghe si possono fare sulla relazione col biglietto verde: quest’ultimo è considerato un altro “rifugio” alternativo al metallo giallo.
 
Che cosa accadrà
Perché i rendimenti dei bond stanno volando, ma la Borsa non tracolla? Evidentemente il mercato al momento sta scommettendo sul fatto che, grazie alla politica economica promessa dal nuovo presidente Trump,l’economia Usa sarà in grado di trottare a un ritmo tale da essere in grado di digerire il futuro rialzo dei tassi d’interesse. Se questo scenario si concretizza – economia (e Borsa) Usa che vola e tassi d’interesse che continuano a salire – per l’oro è un disastro. Se, però, i dati sull’andamento dell’economia Usa si rivelano anche solo un poco sotto le aspettative, allora la Borsa Usa rischia un tracollo – tanto più che non potrebbe contare nemmeno sul “doping” di liquidità da parte della Banca centrale americana (vedi ACF n° 1195).

Rendimenti decennali e oro allo specchio
La relazione inversa tra prezzo dell’oro in dollari (grassetto; scala sinistra) e rendimenti dei bond decennali Usa (linea sottile; scala destra) è stata quasi perfetta nel 2016.
 
Questo scenario sarebbe, invece, una manna per l’oro – la Borsa Usa trascinerebbe giù tutti i mercati. E si tratta di uno scenario che noi non ci sentiamo di escludere. Per questo motivo, vale la pena avere in tasca un po’ di oro. Non tanto, al massimo il 5% del tuo portafoglio. Se non ce l’hai, acquistalo. Se già ce l’hai continua a mantenerlo. Il modo migliore per investire in oro è attraverso l’Etfs gold bullion securities (108,36 euro; Isin GB00B00FHZ82): è quotato a Piazza Affari e il suo prezzo è già in euro – nelle ultime due settimane, infatti, ha ceduto solo il 2,7%.