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Il venture capital può diventare un’occasione per tutti?
7 mesi fa - venerdì 29 ottobre 2021
Venture capital
In AF 1430 ti avevamo parlato di venture capital, ossia di investimenti in società giovani o giovanissime che sono agli inizi del loro percorso nel mercato e avevamo accennato a una società che intende investire in startup e che si chiama Investinit (www.invest-in-it.com/), la cui campagna di collocamento sul sito www.backtowork24.com doveva, però, ancora iniziare. Alla fine, questa campagna è partita e c’è ancora tempo circa una settimana per chi volesse aderire (il taglio minimo di investimento è di 2.000 euro). Se al tempo del nostro articolo in AF 1430 Investinit dichiarava solo di avere investito in Satispay (è una fintech di pagamenti via smartphone, www.satispay.com/it-it/) e nel venditore di vestiti usati Lampoo (www.lampoo.com/it/), ora dichiara anche di essere presente in Weroad (agenzia di viaggi digitale, www.weroad.it/) e in Biogenera (azienda di farmaci biotech, www.biogenera.com/), società in cui è entrata nel mese di settembre; con i soldi raccolti in questo round di equity crowdfunding, intende ampliare il suo portafoglio di investimenti anche in altre società. Sta “tenendo d’occhio”, per esempio, Invrsion (realtà virtuale per negozi, www.invrsion.com/), Insoore (valutazione sinistri, https://insoore.com/) e Radicalbit (intelligenza artificiale, https://radicalbit.io).
L’equity crowdfunding è una forma di investimento che ti permette di puntare su società di piccolissime dimensioni e nate da poco e di avere diritto a consistenti sgravi fiscali. Attento, però, a non seguire a tutti i costi la sirena degli sgravi fiscali, potrebbe non essere una buona consigliera per le tue scelte di investimento.
Ovviamente, come in tutte le campagne di equity crowdfunding che abbiamo visto fin qui, stiamo trattando un investimento non facile da liquidare e non analizzabile con i consueti criteri di analisi. Tuttavia, visto che va a ingaggiare una nicchia di interessi che resta troppo spesso scoperta con i normali prodotti da investimento, non possiamo fare a meno di parlartene. Altrettanto ovviamente è troppo presto per dire se il team che gestisce questa società è bravo nello scegliere gli investimenti, oppure no. A suo favore c’è da dire che con 2.000 euro anziché investire in una sola startup, vai a comprarti un piccolo portafoglio di startup diversificando il rischio. E questo è forse il punto più interessante dell’iniziativa. Si tratta di una scommessa pura sulle startup italiane. Valuta il fatto che se la fai e le cose vanno male potresti perdere anche tutto.
Non possiamo valutare la bontà o meno delle capacità gestionali del management di Investinit, ma possiamo certamente dire che l’idea di un investimento che diversifichi su più startup innovative ha il vantaggio di abbattere il rischio complessivo di perdere tutto: perché ciò accada devono andare male tutte, cosa improbabile (ancorché non impossibile!).