Tecnologia e sostenibilità

Tecnologia e sosteniblità per i tuoi investimenti
Tecnologia e sosteniblità per i tuoi investimenti
Schneider Electric (140,24 euro; Isin FR0000121972), che produce e propone prodotti e sistemi informatici per la gestione elettrica con la finalità di rendere “più sostenibili” le società clienti, ha pubblicato risultati oltre le attese per il 2021. I ricavi sono saliti del 12,7%, l’utile operativo è aumentato del 23,2% e l’utile netto è aumentato del 51%. Tutto ciò nonostante un rallentamento a fine anno a causa di tensioni nella catena di approvvigionamento. Secondo il gruppo, l’aumento dei volumi di vendita e i guadagni in termini di produttività hanno più che compensato l’aumento dei costi dovuti all’inflazione, e questo aspetto si rifletterà positivamente anche sui conti del 2022. Inoltre, l’attività di gestione dell’energia (pianificazione, distribuzione, efficientamento energetico) continua ad essere preponderante (pesa il 78% del risultato operativo del gruppo) e queste attività continuano ad avere ottime prospettive di crescita, in quanto trainate dalla digitalizzazione dell’economia e dalla transizione energetica, che richiedono nuove infrastrutture elettriche. Con queste prospettive, manteniamo inalterate le nostre stime sull’utile per azione a 6,5 euro per azione per il 2022 e a 7,1 per il 2023 (nel 2021 l’utile netto per azione si è attestato a 5,76 euro). Nonostante i risultati positivi, l’azione ha perso terreno in Borsa, zavorrata dall’andamento delle Borse mondiali (-21,1% dal suo massimo toccato all’inizio del 2022), ma agli attuali prezzi siamo ancora a un + 12,3% dal primo consiglio d’acquisto – sul n° 1404 - e in calo solo del 6,9% rispetto al prezzo in cui è passato a mantenere (n° 1430). Dunque, al momento, puoi mantenere Schneider, se già ce l’hai, in caso contrario, a questi prezzi e visto l’andamento dei mercati, non vale la pena comprarla.
LE SOCIETÀ PIÙ SOSTENIBILI
Quando ti avevamo presentato Schneider electric un anno fa, ti avevamo detto che era stata eletta la società più sostenibile del mondo – La classifica di sostenibilità a cui ci riferiamo è redatta da Corporate Knights, rivista finanziaria canadese che ogni anno pubblica questa speciale classifica. Per leggerla: www.corporateknights.com/rankings/global-100-rankings/2022-global-100-rankings/100-most-sustainable-corporations-of-2022/.Come tutti gli anni la classifica è stata aggiornata e Schneider si conferma una delle miglior al mondo da queto punto di vista, ma ha perso lo scettro: è scalata al 4° posto. Da chi è stata superata? La prima è la danese Vestas Wind System (188,95 dkk; Isin DK0061539921), la seconda un’altra società danese, Chr Hansen Holding (470,5 dkk; Isin DK0060227585) e la terza è l’americana Autodesk. Ci sono possibilità di investimento? Per le prime due, no. Oggi viaggiano su quotazioni ancora molto elevate e non sono convenienti per un acquisto, nemmeno, secondo noi, in ottica speculativa. Diverso il discorso su Autodesk (219,62 Usd; Isin US0527691069), società, che se ci segui, già conosci, perché sul n° 1444 ti è stata consigliata se volevi puntare sul metaverso. Da allora il titolo, complice anche in questo caso l’andamento delle Borse e nel caso particolare anche dei titoli tecnologici, che hanno sofferto di più, ha perso il 21,9%. Viste le attese di crescita di ricavi e utili, e tenendo conto del calo dei prezzi del titolo, secondo noi puoi ancora acquistare, se ancora non l’hai fatto, le azioni Autodesk. Puntaci se quello che ti interessa è lo sviluppo del metaverso: è questo il fattore chiave che può determinare il successo, o meno, della scommessa.
La metodologia usata da Corporate Knights prevede di selezionare le società quotate con almeno un 1 miliardo di dollari di ricavi. Fatta questa prima scrematura, si passa ad eliminare tutte le società che non hanno una situazione finanziaria sufficiente sana e poi vengono escluse quelle che operano in settori controversi (armi, tabacco…). Fatto ciò, le società rimaste vengono valutate sulla base di diversi parametri legati ad aspetti ambientali, sociali, di governance (governo societario) ed economici (non finanziari – ad esempio tasse pagate, qualità dei piani pensionistici per i dipendenti…).
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