Il clima cambia: ecco come tenerne conto negli investimenti

Cambiamento climatico ed investimenti
Cambiamento climatico ed investimenti
I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. La siccità, le temperature più elevate, il livello dei fiumi e dei laghi che scende sempre di più, gli incendi, l’agricoltura che soffre. Questi cambiamenti non possono più essere considerati solo eventi meteorologici di passaggio e non possono essere presi in considerazione solo per i disagi che può arrecare un caldo maggiore. I rischi climatici sono a tutti gli effetti anche rischi economici e finanziari. I danni all’agricoltura, alla siccità, gli incendi… e qualunque altro danno proveniente da uno di questi eventi comporta costi, spese aggiuntive ma anche cali nelle vendite se vengono colpiti siti produttivi, di distribuzione. Comporta di fatto una perdita di ricchezza, quindi ci sono meno risorse per consumi, ma anche per gli investimenti. Consumi e investimenti sono determinanti del Pil e se si riducono anche il Pil rallenta. Non solo. Queste minori risorse vengono poi reinserite nel sistema, che continua ad essere colpito dai cambiamenti visti prima: quindi le risorse diminuiscono sempre di più e il Pil rallenta sempre di più.
Non solo, un’altra perdita di ricchezza deriva dall’inflazione. I maggiori costi da fronteggiare a causa dei danni, ma anche delle azioni di adattamento al cambiamento climatico così come le pressioni sui prezzi dovuti alla ridotta offerta di prodotti agricoli a causa della siccità, portano a far aumentare l’inflazione.
I rischi climatici sono anche dei rischi finanziari. Le perdite patite a causa di questi cambiamenti pesano sui conti delle società e conseguentemente anche sul valore degli strumenti finanziari che puntano su quelle società. Di fatto, quindi, è un rischio di cui tenere conto anche quando si investe.
Infine, bisogna ricordarsi di un ulteriore aspetto: il cambiamento climatico ha impatti anche a livello sociale. Il cambiamento climatico, quest’ultimo colpisce tutti noi, ma in modo particolare le comunità a basso reddito, a causa, per esempio, della loro vicinanza ad aria e acqua inquinate o la mancanza di infrastrutture adeguate in caso di disastri naturali oppure più semplicemente perché queste comunità non hanno le risorse necessarie per far fronte ai maggiori costi per accedere ai servizi necessari che consentirebbe loro di mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Data la rilevanza di questo fenomeno e l’importanza di dare il proprio contributo, anche con i tuoi investimenti, sono diverse le soluzioni a tua disposizione. Puoi scegliere se puntare sulla difesa del clima e dell’ambiente, con il fondo NN (L) Climate & Environment X Cap EUR (2136,97 euro; Isin LU0332194157) oppure con l’Etf Amundi Msci world clim tran ctb (381,26 euro; Isin LU1602144229). Se preferisci puntare su società che hanno come obiettivo quelle di ridurre le emissioni, puoi usare l’Etf Ubs Msci World Soc Resp Ucits Etf A-Dis (121,86 euro; Isin LU0629459743). Se poi vuoi investire puntando sulle obbligazioni, hai a disposizione l’Etf Lyxor Corporate Green Bond (DR) UCITS Acc (9,282 euro; Isin LU2370241684) sulle obbligazioni verdi oppure l’Etf Amundi iCPR Euro Corp Climate Paris Aligned Pab (46,595 euro; Isin LU2300295396), che investe su obbligazioni societarie in euro con una politica di gestione allineata all’Accordo di Parigi.
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