Idrogeno: come comportarsi tra rischi ed opportunità

Investire sull'idrogeno
Investire sull'idrogeno
L’idrogeno continua ad attirare l’interesse di molti, sia tra gli investitori, sia tra chi lo vede come una fonte di energia per il futuro, in ottica sostenibile e non. L’idrogeno ha certamente molte potenzialità e vantaggi, ma ci sono anche dei contro e degli svantaggi, quindi dei rischi, di cui tenere conto quando si va a valutarlo come possibile investimento. L’idrogeno è in grado di svolgere un ruolo importante nella transizione energetica ed è destinato ad aumentare il suo peso nella produzione di energia, ma attenzione, non è una soluzione miracolosa e la panacea di tutti i mali: è una risorsa complementare a tutte le altre per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero. Per cui avrà il suo peso in futuro, ma insieme alle altre forme di energie pulite: questa visione è tra l’altro corroborata dalle stime di crescita sull’idrogeno per il futuro – vedi riquadro.
LE STIME SULL'IDROGENO
Secondo l’Hydrogen Council, l’idrogeno rappresenterà il 18% della domanda globale di energia entro il 2050, che si traduce in un aumento di quasi 8 volte dal livello attuale. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, invece, l’idrogeno coprirà il 10% della domanda energetica globale entro il 2050, che corrisponde ad un aumento di 3 volte dalle dimensioni attuali.
Oltre alle interessanti stime di crescita, e al contributo che potrà darà alla transizione e alle normative che vanno in questa direzione e di cui potrà beneficiare, ci sono anche altri vantaggi: l’idrogeno è utilizzato in molti ambiti industriali, è una soluzione tecnologicamente in buona parte testata - tutto il processo di elettrolisi, il trasporto… sono stati provati, anche se su una scala minore di quella necessaria. Ci sono anche dei problemi e dei rischi, ovviamente – come detto l’idrogeno non è la panacea di tutti i mali. L’idrogeno è per ora ancora costoso da produrre e richiederebbe ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo per diventare più conveniente. È anche vero che i prezzi delle energie rinnovabili scendono sempre di più e quindi l’utilizzo di quest’ultime per produrre idrogeno potrebbe aiutare a ridurre i costi.
Consci di tutti questi elementi, l’idrogeno è attualmente all’acquisto ed è un consiglio che confermiamo. Confermati sono anche i prodotti: uno è il certificate Vontobel tracker solactive hydrogen (168,65 euro; Isin DE000VP2HYR0), mentre se quello che ti interessa è focalizzarti anche sulla sostenibilità c’è l’Etf L&G Hydrogen Economy Ucits (4,3225 euro; Isin IE00BMYDM794) – vedi qui per approfondire come investe.
Infine, se si pensa a livello di singole azioni, all’acquisto c’è Air Liquide (187,38 euro; Isin FR0000120073). La società francese è attiva nel settore chimico e i ricavi legati all’idrogeno sono solo una piccola parte, anche se punta a triplicarli. Ovviamente non è un sostituto perfetto del certificate o dell’Etf, perché l’attività di Air Liquide preponderante è diversa da quella dell’idrogeno e quindi il suo andamento in Borsa potrebbe essere poco influenzato dal successo del suo piano di sviluppo dell’idrogeno.
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