Investire nel capitale naturale

Investire nel capitale naturale
Investire nel capitale naturale
È capitato più volte, parlandoti di investimenti legati alle tematiche ambientali o climatiche, di definire la Terra non solo come il luogo in cui viviamo e necessario per la nostra sopravvivenza, ma anche come una fonte di ricchezza economica, da cui l’uomo attinge miliardi e miliardi di euro ogni anno. Non a caso, si parla di capitale naturale, un termine preso “a prestito” dall’economia e che ripete quanto già fatto, per esempio, in passato per parlare di capitale fisico, capitale umano…
Ma che cos’è il capitale naturale? Sono tutte le risorse, viventi e non viventi, presenti sulla Terra: ne fanno parte animali, piante, ma anche l’aria, il suolo, l’acqua in tutte le sue forme… Sono tutti fattori fondamentali per la nostra sopravvivenza e da cui l’uomo attinge, utilizza e sfrutta per le sue attività economiche e da cui provengono i cosiddetti servizi ecosistemici, cioè quella serie di servizi offerti all’uomo dal capitale naturale, dai quali si stima che dipenda, direttamente o indirettamente, il 55% del Pil mondiale.
COME INVESTIRE NEL CAPITALE NATURALE?
Per investire, i prodotti che puntano sul capitale naturale nella sua totalità sono pochi e difficilmente acquistabili, per cui le soluzioni di investimento che ti proponiamo sono su tematiche comprese nel capitale naturale. La biodiversità è la varietà di organismi viventi nei diversi ecosistemi e quindi è un sotto-insieme del capitale naturale – non sono sinonimi. Puntare sulla biodiversità contribuisce comunque a impattare positivamente su una parte del capitale naturale, oltre al fatto che investendo sulla biodiversità non si crea un impatto solo su ambiente e animali, quindi, in altre parole, solo sui due obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (SDG) che direttamente la richiamano (il n° 14, Vita sotto l’acqua, e il n° 15, Vita sulla terra), ma più in generale gli obiettivi incentrati sulla biodiversità si presentano come moltiplicatori e creatori di benefici per tutti gli SDG. I prodotti attualmente consigliati per investire su questi temi sono: RobecoSAM Biodiversity Equities D (108,78 euro; Isin LU2539440995) oppure il certificate Vontobel Biodiversity Strategy Index (96,62 euro; Isin DE000VU8PAL6). Del capitale umano fanno parte anche gli ambienti marini, per cui, con lo stesso ragionamento, si può puntare su questa sotto-tematica con l’Etf Bnpp Ecpi Glb Esg Blue Economy Ucits (16,502 euro; Isin LU2194447293), che punta sulla cosiddetta blue economy, cioè tutto quello che riguarda l’utilizzo, la conservazione e la rigenerazione degli ambienti marini.
COME INVESTONO I PRODOTTI
Il fondo RobecoSam punta su titoli azionari di società in Paesi che supportano a livello globale l’uso sostenibile di risorse naturali e servizi ecosistemici che contribuiscono a ridurre la perdita di biodiversità e prevede di realizzare almeno il 90% di investimenti sostenibili per raggiungere gli obiettivi che fanno parte della politica di gestione di questo fondo. Il certificate di Vontobel replica, invece, l’andamento di un indice che punta su 30 società mondiali, scelte tra quelle attive su tre diversi temi legati alla biodiversità: 1) conservazione della natura; 2) ripristino della natura; 3) sostenibilità ambientale. L’Etf, infine, replica un indice costituito dalle società che si trovano nella migliore posizione per cogliere le opportunità offerte dall’uso sostenibile delle risorse oceaniche (protezione delle coste, ecoturismo, riciclo, capitale umano, governo societario…).
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