Un nuovo territorio di conquista per la Cina?

Cina: primo green bond sovrano
Cina: primo green bond sovrano
La Cina ha compiuto un passo storico nel mercato della finanza sostenibile con l'emissione del suo primo green bond sovrano sulla Borsa di Londra, segnando non solo l'ingresso del gigante asiatico nel mercato delle obbligazioni verdi sovrane, ma anche stabilendo un nuovo punto di riferimento per il finanziamento della transizione ecologica globale. Questo bond, del valore di 824 milioni di dollari e denominato in yuan cinesi, rappresenta la prima obbligazione sovrana cinese mai emessa all'estero e si inserisce in una strategia più ampia di posizionamento della Cina come leader nella finanza verde e nella transizione energetica internazionale – e, ovviamente, ha anche risvolti politici.
CARATTERISTICHE E FINALITÀ
Il green bond cinese si distingue per la sua struttura rigorosa e per l'allineamento agli standard internazionali, elemento significativo considerando che la Cina ha recentemente inasprito le proprie regole sui green bond proprio per allinearle alle norme globali e ridurre il rischio di greenwashing. Questa evoluzione normativa è particolarmente evidente nelle nuove regole della Borsa di Shanghai, che ora richiede che il 100% dei proventi delle emissioni di green bond sia investito in progetti verdi, rispetto al precedente requisito minimo del 70%. Sebbene in passato ci sia stato scetticismo riguardo al livello di "ecologicità" delle obbligazioni verdi domestiche cinesi, ora l'allineamento agli standard internazionali rafforza la loro credibilità sui mercati globali.
I proventi raccolti saranno interamente utilizzati per finanziare e/o rifinanziare le spese verdi idonee del bilancio del Ministero delle Finanze. Queste spese dovranno contribuire al raggiungimento di uno o più dei seguenti obiettivi ambientali chiaramente definiti, che sono:
IMPATTO SULLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CINA
L'emissione del primo green bond sovrano rappresenta un'evoluzione naturale per la Cina, che dal 2014 è diventata il più grande mercato di green bond al mondo, con 616 miliardi di dollari equivalenti in circolazione alla fine del 2023. Questa crescita esponenziale nel settore della finanza verde riflette la determinazione della Cina a perseguire i suoi ambiziosi obiettivi climatici, che includono il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2060. L'emissione è particolarmente significativa anche dal punto di vista della transizione energetica cinese. Il paese sta progredendo rapidamente verso i suoi obiettivi climatici, come dimostra l'aggiunta di 1.200 gigawatt di capacità eolica e solare – una capacità superiore all'intero mercato energetico europeo. Gran parte di questa transizione energetica sarà finanziata proprio attraverso green bond, e la Cina è già salita al secondo posto a livello globale nell'emissione di tali obbligazioni nel terzo trimestre del 2024.
RILEVANZA GEOPOLITICA DELL'EMISSIONE
L'emissione del primo green bond sovrano cinese sulla Borsa di Londra rappresenta un significativo sviluppo geopolitico nel contesto della "nuova guerra fredda" che si sta giocando sul terreno della transizione energetica e della finanza sostenibile. Mentre la Cina accelera i suoi sforzi in ambito di sostenibilità con politiche chiare e coerenti, gli Stati Uniti presentano uno scenario più complesso e incerto, con possibili cambiamenti nelle norme federali sul clima e un potenziale ritiro dagli accordi di Parigi sotto la presidenza Trump.
La scelta di emettere il green bond sulla Borsa di Londra, piuttosto che su una piattaforma domestica o regionale, sottolinea l'ambizione globale della Cina e la sua volontà di integrarsi nei mercati finanziari internazionali. Questa mossa può essere interpretata come un tentativo di rafforzare la cooperazione finanziaria con l'Europa in un momento di crescenti tensioni con gli Stati Uniti, diversificando le proprie relazioni economiche internazionali.
La Cina sta utilizzando la finanza verde non solo come strumento per finanziare la propria transizione ecologica, ma anche come leva strategica per aumentare la propria influenza nei mercati finanziari globali e nelle politiche climatiche internazionali. In un contesto in cui la transizione energetica è diventata un campo di competizione geopolitica, l'emissione di questo green bond può essere vista come una mossa per consolidare la leadership cinese in un settore sempre più strategico.
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