Il 2023 è destinato a diventare l’anno più caldo. Fino all’inizio di ottobre di quest’anno, sono stati registrati 86 giorni con temperature superiori a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Settembre è stato il mese più caldo mai registrato, con temperature medie globali di 1,8°C superiori ai livelli preindustriali.
Mentre le temperature globali e le emissioni di gas serra superano livelli record, l’ultimo rapporto sul divario delle emissioni del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) rileva che gli attuali impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi mettono il mondo sulla buona strada per una temperatura che supererà i livelli preindustriali in questo secolo tra i 2,5 e i 2,9 gradi, indicando l’urgente necessità di una maggiore azione sul clima, dato il divario con l’obiettivo fissato (sotto i 2 gradi).
Non si può più dunque fare nulla? Ancora è possibile raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, ma sono necessari tagli alle emissioni di gas serra previste nel 2030 pari al 28% per un percorso calmierare l’aumento delle temperature a 2 gradi e pari al 42% per un percorso a 1,5 gradi.