Cambio della guardia in Polonia

Polonia
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Con il ritorno al potere di Tusk - che aveva guidato il governo polacco dal 2007 al 2014 prima di diventare presidente del Consiglio europeo fino al 2019 - i rapporti conflittuali tra Varsavia e Bruxelles dovrebbero venir meno. Infatti, l’esito delle elezioni ha suscitato entusiasmo tra gli investitori: nonostante un contesto economico sfavorevole, che ha causato il crollo di quasi tutti i mercati azionari, la Borsa di Varsavia è cresciuta di oltre il 10% in ottobre e anche lo zloty polacco si è ripreso nei confronti dell'euro (+4%). La fine della guerra politica tra Varsavia e Bruxelles sbloccherà i fondi europei, che erano stati congelati. Nei prossimi mesi dovrebbero quindi arrivare alla Polonia ben 36 miliardi di euro dall’Europa. La coalizione che ha vinto le elezioni intende dare la priorità alla cancellazione delle leggi antidemocratiche varate negli ultimi anni tra cui una riforma che ha ridotto l’indipendenza della giustizia. Comunque, non sarà facile smantellare un sistema che è stato costruito negli ultimi otto anni. Innanzitutto, i tre partiti della coalizione vincente dovranno mettersi d’accordo tra loro. Al di là dell’obiettivo di soppiantare il precedente partito di maggioranza, non hanno molti punti di convergenza. Bisognerà, inoltre, superare l’ostilità del Presidente della Polonia, fedelissimo al partito perdente, che, restando in carica fino al 2025, potrebbe ostacolare il lavoro del nuovo governo.
Gli investitori apprezzano l'arrivo di un Governo che anteporrà l'economia a quell'ideologia che ha dominato il Paese negli ultimi anni. E ciò è ancora più importante per la Borsa di Varsavia, visto che è costituita al 60% da società che sono controllate dallo Stato.
Il Presidente polacco ha convocato il nuovo Parlamento il più tardi possibile, rallentando la formazione del prossimo Governo.
Le sfide economiche
Dopo il calo nel 2° trimestre del PIL (tutta la ricchezza prodotta nel Paese), l'economia polacca potrebbe presto riprendersi, se la ritrovata fiducia di investitori e famiglie spingerà la domanda interna. E anche lo sblocco dei fondi europei porterà una boccata d’ossigeno al Paese. Ci vorrà tuttavia del tempo perché questi cambiamenti producano effetti a livello economico. Si consideri poi che l'economia polacca è legata all'industria tedesca e quindi continuerà a accusare le sue difficoltà. In più, il venir meno del gas russo a buon mercato ha indebolito la situazione energetica del Paese che finora ha privilegiato il carbone, da cui produce il 70% dell’elettricità. Questa situazione non è, però, sostenibile di fronte alla sfida del riscaldamento globale, tanto che comincia a dissuadere alcune aziende dall’investire in Polonia. Un altro problema è la demografia: in Polonia la popolazione sta diminuendo e la carenza di manodopera spinge al rialzo i salari, tanto che il salario minimo aumenterà del 19% nel 2024 e sarà più alto di quello degli altri Paesi dell’Est. Nei prossimi anni la crescita polacca sarà poco superiore alla media europea e ciò non spinge verso i titoli quotati a Varsavia, tanto più che ci si aspetta un deprezzamento dello zloty, ora sopravvalutato rispetto all’euro. La Borsa polacca presenta inoltre un’elevata volatilità: una ragione in più per evitarla. Per la costruzione del tuo portafoglio preferisci i Paesi, i titoli e le valute che trovi nelle nostre strategie di investimento.
Ci si aspetta che il prossimo Governo polacco abbia rapporti sereni con le autorità europee e la Polonia non blocchi più il processo decisionale all’interno dell’Ue e che anzi possa diventare una forza trainante per la costruzione europea.
Anni passati di forte crescita hanno consentito alla Polonia di scavalcare il Belgio, l’Austria e la Svezia, e diventare la sesta economia dell’Unione Europea - era al 9° posto quando è entrata nell’Ue.
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