Corea del Sud, equilibrista in economia

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L'utilizzo “personale” dell'apparato statale e gli ostacoli alla libertà di stampa non sono serviti e gli elettori han punito il Presidente in carica che è a metà del suo mandato. Il suo partito, che era già in minoranza in Parlamento prima delle ultime elezioni, ha perso altri 6 seggi, sui 114 che deteneva nella precedente legislatura. L’opposizione ha rafforzato la propria posizione e potrà contrastare con maggiore determinazione i controversi progetti del Presidente. Oltre che dei suoi eccessi, il Presidente sudcoreano è stato vittima anche della situazione economica che regna nel Paese da quando è entrato in carica nel 2022. I sudcoreani sono stati colpiti dall’aumento dei prezzi, in particolare dei prodotti alimentari. Il conseguente innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale sudcoreana ha fatto lievitare il costo dei mutui, mentre la stagnazione dei salari ha accentuato le disuguaglianze sociali. Tuttavia, gli elettori che hanno dato il loro voto all’opposizione non possono aspettarsi un cambio repentino di rotta perché tutti sono convinti che per fare crescere il Paese bisogna concentrarsi sul commercio estero: è questo il motore che ha consentito al Paese di prosperare.
La campagna elettorale legislativa sudcoreana si era svolta in un clima molto teso. Populista con tendenze autocratiche, il Presidente aveva cercato in tutti i modi di evitare i dibattiti politici nei media e di indebolire i candidati dell’opposizione, in particolare attraverso indagini legali contro di loro pilotate a distanza; un clima “tossico” che aveva portato all'accoltellamento del leader dell'opposizione.
I buoni rapporti commerciali sono una risorsa
La Corea del Sud è passata con successo da un’economia in via di sviluppo a un’economia avanzata in meno di 50 anni. Questo è stato reso possibile dall’apertura al commercio estero e dalla specializzazione in alcuni settori ad alto valore aggiunto, come l'elettronica, l'automobile e i semiconduttori.
Borsa e Etf sudcoreano viaggiano insieme
Il grafico mostra l’andamento, in euro, della Borsa del Sud Corea (linea sottile) e dell’Etf Hsbc Msci Korea capped (in grassetto) che consigliamo per cogliere le opportunità di questo mercato. I dati sono dividendi inclusi. La fonte dei dati è Datastream.
Lo sviluppo industriale del Paese ha generato surplus commerciali (le esportazioni che superano le importazioni) e ha attratto gli investitori internazionali. I guadagni generati sono stati ridistribuiti tra la popolazione, consentendo la creazione di una classe media che ha sostenuto la domanda interna. L’elevata inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno però depresso questa domanda, mentre le esportazioni sudcoreane sono state le vittime collaterali della guerra commerciale tra Cina e Usa. Infatti, le esportazioni di semiconduttori sono diminuite a causa del divieto statunitense di esportare prodotti tecnologici verso la Cina. Di conseguenza, pur mantenendo stretti legami con Washington e rafforzando le relazioni con Tokyo, Seul ha rilanciato con successo anche il dialogo con Pechino, il suo principale partner commerciale.
Quasi sempre positiva, la bilancia commerciale (che misura la differenza tra esportazioni e importazioni, flussi finanziari compresi) è andata in rosso per 15 mesi consecutivi nel 2022-2023.
Gli esportatori sudcoreani hanno imparato a convivere con le sanzioni statunitensi contro la Cina. Stanno, inoltre, beneficiando del lento miglioramento economico cinese e della ripresa della domanda globale di semiconduttori.
Grazie all’elevata automazione e agli investimenti nelle nuove tecnologie, si prevede che nemmeno il rapido invecchiamento della popolazione fermerà la produttività e lo sviluppo economico della Corea del Sud.
L’economia può contare su basi solide
Dopo un 2023 deludente, in cui il Pil (tutta la ricchezza prodotta nel Paese) è cresciuto dell’1,4%, l’attività economica sudcoreana dovrebbe riprendersi nel 2024 con una crescita prevista di oltre il 2% grazie al rimbalzo delle vendite all’estero. A partire dalla seconda metà dell’anno, l’atteso calo dei tassi di interesse, riducendo il costo del denaro, dovrebbe dare una spinta a consumi e investimenti, consentendo alla Corea del Sud di registrare una crescita del PIL superiore al 2% nel 2025. Nel medio termine, sono diversi i punti di forza su cui potrà contare il Paese, tra cui una base industriale diversificata, la leadership nell’elettronica di fascia alta, un’elevata spesa in ricerca e sviluppo, un sistema educativo di qualità e un buon posizionamento in Asia. Con queste prospettive, il mercato azionario di Seul è, secondo noi, interessante come piccola diversificazione, tanto più che la valuta sudcoreana, avendo sofferto negli ultimi anni di battute d’arresto delle esportazioni, appare ora sottovalutata rispetto all’euro. Le azioni coreane sono presenti per il 5% nelle nostre strategie di portafoglio equilibrata e dinamica. Il prodotto per approfittare di questo mercato è l’Etf Hsbc Msci Korea capped (48,51 usd, Isin IE00B3Z0X395).
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