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Inflazione Italia: febbraio mostra un altro rialzo

In Italia l'inflazione continua a crescere

In Italia l'inflazione continua a crescere

Data di pubblicazione 15 marzo 2017
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In Italia l'inflazione continua a crescere

In Italia l'inflazione continua a crescere

L’inflazione in Italia si conferma in salita e più delle attese

Dato attuale: +0,4% (mensile)
Attese: +0,3% (mensile)
Periodo di riferimento: febbraio 2017
Dato precedente: +0,3% (gennaio 2017)

A febbraio l’inflazione in Italia cresce più delle attese: rispetto a un anno fa, infatti, l’inflazione fa segnare un +1,6%, mentre rispetto a un mese prima il dato registra un +0,4%. Le attese erano invece per un +1,5% e un +0,3%, allineate dunque alla stima preliminare. Il dato sull'inflazione italiana fa segnare inoltre una netta accelerazione rispetto a gennaio, quando il carovita si era attestato a +1% su base annuale.

Questa accelerazione dell’inflazione italiana è dovuta soprattutto ai prezzi degli alimentari non lavorati (+8,8%, era +5,3% a gennaio) e dei beni energetici non regolamentati (+12,1%, da +9,0% del mese precedente). Dunque, se si va a guardare alla cosiddetta “inflazione di fondo”, cioè quella calcolata al netto degli energetici e degli alimentari freschi, il dato fa segnare solo un +0,6%, rispetto al +0,5% registrato a gennaio.

In forte crescita risultano infine i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, il cosiddetto “carrello della spesa”, che su base annuale fanno segnare un +3,2%, dal +2,2% del mese precedente.

INFLAZIONE: PER SAPERNE DI PIÙ

Descrizione. L’indice dei prezzi al consumo misura la variazione dei prezzi (riferiti al consumatore finale) di un paniere di beni e servizi. Periodicamente, il paniere viene rivisto con l’ingresso o l’uscita di determinati prodotti allo scopo di adattare la sua composizione ai cambiamenti nelle abitudini di vita e rendere così l’indice il più aderente possibile al reale “costo della vita”.

Punti di forza. È diffuso abbastanza tempestivamente. Altro punto di forza è l’immediatezza dell’informazione, poiché permette di sintetizzare in un solo numero una dinamica complessa come quella dei prezzi.

Punti di debolezza. L’immediatezza, soprattutto nel caso dei dati preliminari, va a volte a discapito della significatività (i dati finali a volte smentiscono l’andamento emerso dai dati preliminari). Anche la metodologia di calcolo, basata non su tutti i beni e servizi ma su di un paniere, è spesso messa in discussione perché una composizione del paniere non allineata ai consumi reali può fuorviare la percezione del costo della vita.

È in grado di influenzare i mercati? Sì, perché è uno dei principali elementi che le Banche centrali devono tenere in considerazione nello stabilire i tassi ufficiali. La Bce, ad esempio, ha il compito di tenere l’inflazione intorno al 2%: se è elevata cercherà di frenarla alzando i tassi (purché questo non comprometta la crescita economica). I tassi di mercato, a loro volta, si muovono sulla base dei dati sull’inflazione anticipando l’evoluzione dei tassi ufficiali. Oltre all’andamento dei tassi, il dato sull’inflazione può avere altri effetti, ad esempio sulla dinamica salariale nelle fasi di rinnovo contrattuale: questo a sua volta ha effetti sugli utili societari e di conseguenza sulla valutazione di Borsa delle società.