Dato attuale: -0,2%
Attese: +0,4%
Periodo di riferimento: luglio 2017
Dato precedente: +0,6% (giugno 2017)
A luglio le vendite al dettaglio italiane diminuiscono, rispetto al mese precedente, dello 0,2%, con le vendite di beni alimentari aumentano 0,1% e quelle vendite di beni non alimentari un calo dello 0,3%. Il dato è peggiore delle attese che si attendevano un +0,4%.
Rispetto a luglio 2016, le vendite al dettaglio restano al palo e anche in questo il dato è al di sotto delle attese (+1,1%)
Rispetto a luglio 2016, le vendite al dettaglio registrano un aumento dello 0,3% nella grande distribuzione e una diminuzione dello 0,2% nelle imprese operanti su piccole superfici.
VENDITE AL DETTAGLIO: SAPERNE DI PIÙ
Descrizione. Una volta al mese l’Istat (l’istituto statistico italiano) pubblica l’andamento delle vendite destinate ai consumatori finali.
Punti di forza. È un indicatore tempestivo che permette di farsi un’idea immediata dell’andamento dei consumi. I consumi, a loro volta, sono una parte importante del Pil (la ricchezza prodotta in un Paese).
Punti di debolezza. Si tratta di un dato preliminare, basato solo sui dati di alcuni Paesi; il dato è quindi soggetto a “revisioni” dopo la pubblicazione. In questo dato preliminare manca inoltre una dettagliata differenziazione per settori, che permetterebbe di farsi un’idea più precisa delle dinamiche delle vendite.
È in grado di influenzare i mercati? Sì. Le vendite al dettaglio costituiscono un importante tassello per valutare l’andamento dell’economia senza aspettare la pubblicazione trimestrale dei dati sul Pil.