Dato attuale: 11%
Attese: 11%
Periodo di riferimento: Novembre 2017
Dato precedente: 11,1% (ottobre 2017)
In Italia la disoccupazione a novembre si attesta all'11%, in calo dunque rispetto a ottobre e in linea con le attese di mercato.
Quanto ai dati sull’occupazione, la stima degli occupati è in salita dello 0,3% a novembre e il tasso di occupazione dei 15-64enni sale al 58,14%.
DISOCCUPAZIONE: PER SAPERNE DI PIÙ
Descrizione. Una volta al mese, l’Istat calcola la percentuale di disoccupati rispetto all’intera forza lavoro. Per disoccupati si intendono le persone tra 15 e 74 anni che presentano tutte le seguenti caratteristiche: sono senza lavoro, sono disponibili a iniziare a lavorare entro due settimane e hanno attivamente cercato lavoro nelle ultime quattro settimane. Per forza lavoro, invece, si intende il totale degli occupati e dei disoccupati.
Punti di forza. Fornisce un chiaro quadro della situazione produttiva di un Paese.
Punti di debolezza. È soggetta a revisioni continue, poiché i livelli di disoccupazione sono stimati sulla base di campioni relativamente poco estesi. Per l’Europa, poi, la significatività del dato è ridotta dal fatto che il mercato del lavoro è più “rigido” rispetto a quello americano, dove gli alti e bassi dell’economia si traducono più facilmente in una variazione del numero di occupati.
È in grado di influenzare i mercati? Sì. Un numero minore di disoccupati significa più persone che ricevono un reddito e che quindi si tramutano direttamente in consumatori. La crescita dei consumi, a sua volta, migliora le prospettive dell’economia contribuendo ad aumentare il Pil (la ricchezza complessivamente prodotta in un Paese). Un minor numero di disoccupati, quindi, è in genere accolto positivamente dalle Borse, anche se non bisogna trascurare il rischio di inflazione che può preoccupare le Banche centrali spingendole ad alzare i tassi. Viceversa un aumento dei disoccupati significa un’economia che arranca e un’inflazione più fredda: la Borsa scende, così come i tassi.