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Produzione industriale in Italia: nonostante tutto settembre è meglio delle attese

Data di pubblicazione  12 novembre 2018
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La produzione industriale italiana, seppur in calo, fa meglio delle attese

Dato attuale: -0,2%
Attese: -0,5%
Periodo di riferimento: settembre 2018
Dato precedente: +1,7% (agosto 2018)

A settembre la produzione industriale italiana è sceso dello 0,2% rispetto a settembre, riuscendo, nonostante tutto, a fare meglio delle attese (a -0,5%). Su base annuale la produzione fa segnare un +1,3%, in accelerazione dunque dal -0,8% di agosto.

Per quanto riguardi i settori, la maggiore crescita annuale si è registrata nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7,0%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,1%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+4,5%). Le maggiori flessioni si rilevano invece nell’attività estrattiva (-11,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,7%) e nell’industria del legno, della carta e stampa (-2,7%).

PRODUZIONE INDUSTRIALE: SAPERNE DI PIÙ
Descrizione. Indica la variazione delle quantità di beni e di energia prodotti sia per il consumo interno sia per le esportazioni.
Punti di forza. È considerato un buon indicatore dello stato di salute dell’economia.
Punti di debolezza. L’effetto “anticipatore” è molto attenuato dal fatto che il dato non è particolarmente tempestivo (è pubblicato oltre un mese dopo il periodo di riferi-mento).
È in grado di influenzare i mercati? Sì. Innanzitutto per-ché fornisce un’idea dello stato dell’economia senza attendere i dati sul Pil (la ricchezza complessivamente pro-dotta da un Paese). Inoltre, il rapporto tra la produzione industriale e il livello della capacità produttiva (rapporto indicato come grado di utilizzo della capacità produttiva) è considerato un buon indicatore delle future dinamiche inflazionistiche.