La Bank of Canada (BoC) ha aumentato i tassi dello 0,5%, dal 3,25% al 3,75%, mentre le attese erano per un rialzo dello 0,75%.
In Canada, l'economia continua a funzionare in presenza di un eccesso di domanda e i mercati del lavoro restano rigidi. La domanda di beni e servizi è ancora in anticipo rispetto alla capacità dell'economia di fornirli, esercitando pressioni al rialzo sull'inflazione interna. Le imprese continuano a segnalare una diffusa carenza di manodopera e, con la piena riapertura dell'economia, la forte domanda ha portato a un forte aumento del prezzo dei servizi.
Negli ultimi tre mesi, l'inflazione è scesa dall'8,1% al 6,9%, principalmente a causa del calo dei prezzi della benzina, ma le altre voci che determinano il carovita rimangono comunque elevate. I due terzi delle componenti dell'inflazione risultano infatti in aumento di oltre il 5% nell'ultimo anno. Inoltre, le metriche dell’inflazione di fondo non mostrano ancora prove significative di un rallentamento. Inoltre, le aspettative di inflazione a breve termine rimangono elevate, aumentando il rischio che l'inflazione elevata si radichi nell’economia.
E proprio per quanto riguarda le prospettive d’inflazione, secondo la Banca centrale dovrebbe scendere a circa il 3% entro la fine del 2023, per poi tornare all'obiettivo del 2% entro la fine del 2024. Per quanto riguarda l’economia, la BoC prevede che la crescita del Pil rallenterà dal 3,75% di quest'anno a poco meno dell'1% l'anno prossimo e del 2% nel 2024.
Per quanto riguarda le prossime mosse, data l'elevata inflazione e le aspettative di inflazione, le continue pressioni sulla domanda nell'economia, la BoC prevede che ci saranno altri rialzi dei tassi. I futuri aumenti dei tassi saranno influenzati dalle valutazioni sull’efficacia la politica monetaria più restrittiva.
Per quanto riguarda gli investimenti in Canada, il dollaro e i bond in questa valuta non sono da acquistare. Le azioni canadesi, invece, sono presenti per il 5% nel portafoglio Equilibrato e in quello Dinamico.