Come anticipato ed atteso dal mercato, la Fed, la Banca centrale Usa, ha alzato ancora una volta i tassi dello 0,75%, portandoli ad un livello compreso tra il 3,75% e il 4% - ai livelli più alti dal 2008. Si tratta del quarto rialzo consecutivo dell’entità di 0,75% e se si sommano a quello da 0,25% di marzo e da 0,5% di maggio in tutto sono sei i rialzi di questo 2022.
La Fed ha anche detto che andrà avanti con i rialzi dei tassi di interesse fino a quando non saranno in territorio che è stato definito dalla stessa Banca centrale "sufficientemente" restrittivo, escludendo anche chiaramente che ci sarà una pausa nei rialzi: ad oggi smettere di alzare i tassi è stata definita un’opzione prematura.
Il governatore Powell ha aperto però alla possibilità di un rallentamento della velocità dei rialzi dei tassi. Significa che i prossimi rialzi potrebbero essere non più dello 0,75%, ma di entità inferiore. Ciò potrebbe avvenire nella prossima riunione o in quella successiva, ma attenzione. Si parla solo di rallentamento. Infatti, i prossimi rialzi potranno anche essere inferiori allo 0,75%, ma la Fed andrà avanti per più tempo ad alzare i tassi e quindi il livello finale del costo del denaro sarà probabilmente più alto di quello preventivato nella riunione di settembre (si stimava un valore medio tra il 4,4% e il 4,6%).
Ad oggi i mercati non escludono ancora però un altro rialzo dei tassi dello 0,75% a dicembre. Infatti, nelle attese sui tassi il 57% di probabilità è per un ritocco dello 0,5%, ma il restante 43% crede ancora in un altro rialzo da 0,75%.
Per quanto riguarda gli investimenti, il rialzo di questa riunione era atteso e le dichiarazioni della Fed continuano a confermare un contesto di rialzo dei tassi per il futuro – con un livello anche più alto di quello precedentemente stimato. Per cui, i bond in dollari rimangono in portafoglio e viene confermata la scadenza tra 1-3 anni. Confermata anche la Borsa di New York.