Con una mossa a sorpresa la Banca centrale neozelandese ha alzato i tassi al 5,25% dal 4,75%, mentre le attese erano per un rialzo dello 0,25%. L'inflazione è ancora troppo alta e persistente e l'occupazione è oltre il suo livello massimo sostenibile ed è così necessario alare i tassi per riportare l'inflazione all'intervallo obiettivo dell'1-3% nel medio termine.
Per quanto riguarda la crescita economica, le stime sono che ci sarà un rallentamento fino al 2023, data la frenata dell'economia globale, la riduzione dell'attività edilizia residenziale e gli effetti in corso dell'inasprimento della politica monetaria. Questo rallentamento della crescita della spesa è necessario per riportare l'inflazione all’interno dell’obiettivo fissato. Tuttavia, la domanda continua a superare notevolmente la capacità di offerta dell'economia, mantenendo così la pressione sull'inflazione annuale.
Dal punto di vista degli investimenti, la Nuova Zelanda non fa parte delle nostre strategie, né a livello azionario, né obbligazionario.