A marzo l’inflazione in Cina è stata pari allo 0,7% annuo, più bassa dunque delle attese fissate all'1%. Su base mensile i prezzi sono invece scesi dello 0,3%, contro attese che invece prevedevano un +0,2%. Per quanto riguarda i prezzi alla produzione, invece, la deflazione peggiora, visto che a marzo i prezzi sono scesi del 2,5%, il valore più basso dal giugno 2020.
Questi dati suggeriscono essenzialmente due cose. La prima. L'economia cinese è in ripresa, ma i dati indicano che la domanda interna rimane debole. La seconda. Con un’inflazione contenuta e lontana dall’obiettivo – fissato al 3% - c’è spazio affinché la autorità decidano di sostenere l’economia con stimoli fiscali e/o monetari. La banca centrale potrebbe dover fare di più per sostenere la ripresa in termini di tagli dei tassi ufficiali, di quanto fatto fino ad ora. Per questo aumentano le possibilità, secondo il mercato, che durante l’anno arriverà un taglio ai tassi ufficiali.
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