Non c’è da meravigliarsi, in quanto mossa largamente annunciata ed attesa, del rialzo della Bce sui tassi d’interesse (siamo al 4,25%) odierno. Il motivo è presto detto: la convinzione è che, alla luce dei recenti dati, l’inflazione scenderà nel resto di questo 2023, ma si manterrà comunque su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo. Inoltre, l’inflazione di fondo resta nel complesso elevata.
Tuttavia, l’attenzione odierna era sulle future mosse della Bce. Ci sarà un altro rialzo a settembre o entro fine anno? La Bce non ha dato un’indicazione sulla volontà di alzare ancora i tassi. Questo non significa però che i rialzi sono finiti. Non ha dato indicazioni su possibili pause, nuovi rialzi o fine del ciclo di rialzi. Questo significa che l’eventualità di alzare i tassi ancora una volta è sul tavolo.
La Bce ha ribadito comunque che i tassi saranno fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario e per le prossime mosse ha decisioni di allinearsi alla Fed: saranno i dati a determinare il livello dei tassi d’interesse e la durata di una politica monetaria restrittiva. Per cui, nulla esclude un altro rialzo nei tassi. La riunione di settembre sarà molto indicativa, visto che, come di consueto, ci sarà anche la revisione delle stime su Pil ed inflazione, che potrebbero dare maggiori indicazioni sul futuro dei tassi.