La Banca centrale indonesiana ha lasciato ancora una volta i tassi fermi al 5,75%, come da attese, e questo nonostante la rupia. Infatti, la stabilizzazione della valuta locale è sempre stato un obiettivo per la Banca centrale, vedendolo come uno strumento per combattere anche l’inflazione.
Alla pressione valutaria si deve poi aggiungere il calo globale delle materie prime che sta rapidamente erodendo il surplus commerciale dell’Indonesia, ma la Banca centrale non vuole alzare i tassi d’interesse a causa dei timori che la crescita economica possa rallentare nella seconda metà del 2023.
Data però l’importanza di sostenere la valuta, la Banca centrale ha annunciato un nuovo strumento per attirare fondi esteri a sostegno della valuta locale. Fino ad oggi l’Istituto di Jakarta aveva provato a difendere la valuta con interventi sul mercato obbligazionario, sostenendo i rendimenti a breve termine per attirare nuovi capitali – l’afflusso di capitale ha un effetto positivo sulla valuta. Tuttavia, i deflussi che stanno interessando il mercato obbligazionario indonesiano dicono che queste operazioni non stanno dando i frutti sperati. Per questo, è stato annunciato una nuova serie di operazioni dalla prossima metà di settembre.
Non crediamo che queste nuove operazioni siano sufficienti a rendere interessanti i bond in rupie. Confermiamo invece che le azioni trovano spazio in alcuni dei portafogli.