I dati sulla crescita giapponese sono stati rivisti al ribasso rispetto alle stime preliminari. Il Pil del secondo trimestre si è infatti espanso dell’1,2%, rispetto all’1,5% previsto dalla stima preliminare e dal mercato, mentre la crescita annuale è del 4,8% rispetto al 6% previsto.
La revisione è dovuta ad un calo della spesa delle aziende (il dato è stato rivisto da zero a -1%) e ad un dato peggiore del previsto dei consumi (-0,6% anziché -0,5%). La crescita è stata dovuta dunque alla domanda esterna. Questi dati potrebbero essere un motivo per la Banca centrale per proseguire con la sua politica monetaria espansiva. Infatti, la domanda interna si è mostrata debole nel secondo trimestre e a questo si deve aggiungere un calo dei salari reali, che dunque lascia presagire che la debolezza del potere d’acquisto continuerà. Inoltre, la crescita trainata dalla domanda esterna potrebbe essere a rischio: con il rallentamento della Cina e dell’economia mondiale si potrebbe avere un calo della domanda di esportazioni.
Per quanto riguarda gli investimenti, confermiamo la nostra posizione sul Giappone.