La previsione pubblicate oggi parlano di una crescita globale rallenterà dal 3,5% nel 2022 al 3% nel 2023 e al 2,9% nel 2024, ben al di sotto della media storica (2000-2019) del 3,8%. Non solo. Si tratta del di un taglio della crescita del 2024 rispetto a luglio (da 3% al 2,9%).
Per quanto riguarda le economie avanzate rallenteranno dal 2,6% nel 2022 all’1,5% nel 2023 e all’1,4% nel 2024. Si prevede che i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo registreranno un modesto calo della crescita, dal 4,1% nel 2022 al 4,0% sia nel 2023 che nel 2024. Per la crescita del 2024 si tratta di una revisione al ribasso (era 4,1%).
Si prevede che l’inflazione globale diminuirà costantemente, dall’8,7% nel 2022 al 6,9% nel 2023 e al 5,8% nel 2024. Si tratta di un dato superiore per il 204, perché le stime di luglio prevedevano un 5,2%.
Per quanto riguarda l’Italia, il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita: il Pil del nostro Paese crescerà dello 0,7% sia quest’anno sia nel 2024, in calo rispettivamente dello 0,4% per quanto riguarda il 2023 e dello 0,2% per il prossimo anno, rispetto alle stime di luglio.