La Cina ha mantenuto i suoi tassi di riferimento fermi, mostrando come con tutta probabilità ora l’attenzione sia rivolta ad altri strumenti per aiutare l’economia. Dopo tutto, un po’ per le pressioni sullo yuan un po’ per i deflussi di capitali, i margini di manovra sul costo del denaro sono oramai piuttosto limitati. E così, il tasso primario sui prestiti a un anno è rimasto al 3,45% e il tasso a cinque anni – usato come riferimento per i mutui – è rimasto fermo al 4,2%, come ampiamente atteso dal mercato.
L’attenzione delle autorità monetarie è ora rivolta alla stabilizzazione e all’estensione del credito nel 2024, in modo tale da non creare rallentamenti negli investimenti e nei consumi.
Confermiamo le nostre posizioni sulla Cina.