Un ulteriore rallentamento, e anche superiore alle attese, per quanto riguarda i prezzi della zona euro. Questa la sintesi dei dati pubblicati oggi sul carovita di eurolandia.
A novembre, infatti, la stima preliminare parla di un dato annuale al 2,4%, in rallentamento rispetto al 2,9% di ottobre e sotto le attese fissate al 2,7%. Non considerando energia ed alimentari, il carovita è ancora al 3,6%, in calo dal 4,2% di ottobre (attese al 3,9%).
Il quadro, in sintesi, è questo. I prezzi continuano a scendere, ma l’inflazione di fondo è ancora superiore al 2% obiettivo della Bce. I segnali sono confortanti e consentono di non alzare i tassi nella riunione che si terrà tra due settimane. Per i tagli, però, è ancora troppo presto. Prima l’inflazione, anche quella di fondo, dovrà aver dimostrato di convergere in maniera stabile e duratura al 2%, poi si potrà pensare al taglio del costo del denaro.