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Quando agire troppo fa male al tuo portafoglio

Bias iperattività

Bias iperattività

Data di pubblicazione 21 novembre 2023
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Bias iperattività

Bias iperattività

Si chiama bias dell'iperattività... e pure fare danni!

Spesso e volentieri quando ci troviamo in situazioni di stress, di incertezza la nostra mente reagisce portandoci a “fare”, ad entrare in azione. Perché? Il motivo è che la nostra mente trova una sorta di rassicurazione nello svolgere delle attività di fronte a situazioni di incertezza o pericolo piuttosto che di stress: fare entrare in azione ci dà la sensazione che stiamo fronteggiando il momento di difficoltà, ma porta la mente ad essere anche concentrata sullo svolgimento di quell'attività e quindi è come se i pensieri si spostassero dal problema all'attività che stiamo svolgendo.

A volte viene usato un esempio della vita quotidiana per capire se si tende ad avere il bias della iperattività oppure meno. Hai tante cose da fare, come ti comporti? Preferisci gestire e fare più cose, perché così pensi che stai gestendo tutto e hai sotto controllo tutto, oppure ti concentri su quelle più importanti e poi con calma sulle altre? Se sei tra quelli che dice che lo riassicura fare più cose possibili, allora il bias dell’iperattività.

Per colpa di questo bias, quando ci sono momenti difficili sul mercato, cali, volatilità, chi soffre di questo bias dell’iperattività tenderà a comprare, vendere, intervenire molto sul suo portafoglio. In realtà, come spesso detto, un portafoglio ben diversificato, costruito con un obiettivo specifico, ti consente di rimanere tranquillo anche in quei momenti: iniziare a vendere, comprare, fare e disfare il proprio portafoglio nei momenti di maretta può solo portare ad effetti negativi.