L’economia australiana ha conosciuto un rallentamento inatteso nel terzo trimestre. La crescita è infatti stata, su base trimestrale, dello 0,2%, contro attese dello 0,4%, che era anche il dato che il Pil australiano aveva fatto registrare nel secondo trimestre. La frenata del Pil è stata gran parte colpa dell’andamento dei consumi e dell’edilizia residenziale, che sono, non a caso, i settori più sensibili ai tassi d’interesse.
E a proposito dei tassi, la Banca centrale ha lasciato i tassi fermi al 4,35%, come da attese, ma la RBA non ha chiuso la porta a nuovi rialzi. È anche vero, però, che la stessa Banca centrale si aspetta che l’economia rallenti ancora in questo finale di 2023: la crescita annua del terzo trimestre è stata infatti del 2,1%, per fine anno le previsioni della RBA parlano di un +1,5%. Dunque, con un’economia che rallenta, la RBA, per giustificare un ulteriore rialzo dei tassi, dovrà avere prove forti che l’inflazione non è sotto controllo.
Per quanto riguarda gli investimenti, i bond in dollari australiani non sono all’acquisto, mentre la Borsa lo è, ma non in tutti i nostri portafogli.