Ogni volta che ci poniamo degli obiettivi, formuliamo anche delle attese su cosa vogliamo ottenere. Può essere un dato specifico, una quantità, un valore… con cui poi andiamo a confrontare quanto effettivamente abbiamo realizzato. Potrà quindi essere che abbiano centrato, superato o deluso le nostre attese. Lo stesso avviene quando investiamo.
Capita allora che un investitore formuli un obiettivo che vuol raggiungere con i propri soldi, ma questo obiettivo non si basa su basi analitiche, ponderate, ma solo su aspettative o desideri. E qui entra in gioco il bias del valore atteso: ci poniamo obiettivi quasi impossibili da raggiungere e questi obiettivi fanno poi apparire un risultato ragionevole come negativo.
Quando si dice “vorrei l’x% annuo, senza rischiare” e quell’x% è un rendimento fuori mercato, questo è uno dei casi in cui si cade nel bias del valore attese. Per evitare di cadere in questa situazione, invece, bisognerebbe sempre fare il paragone con i rendimenti di mercato e a quel punto fissare i propri obiettivi.