La Banca centrale turca ha messo a segno il suo settimo rialzo consecutivo nei tassi d’interesse, portandoli così al 42,5%. Quest’ultima mossa rientra nella più ampia politica restrittiva che la Banca centrale turca ha avviato dopo molti anni in cui politiche poco ortodosse hanno portato l’inflazione fuori controllo. Ora ci si attende che nei prossimi mesi il carovita turco arrivi al 70%, per poi iniziare un percorso disinflattivo, che dovrebbe portare il carovita turco al 36% annuo a fine 2024.
Oggi l'economia turca sta subendo un doppio smacco. Il forte aumento dei prezzi sta rovinando il potere d'acquisto e i consumi delle famiglie. I tassi d'interesse proibitivi deprimono gli investimenti. E mentre il deprezzamento della valuta ha fatto salire alle stelle le esportazioni, l'impennata dei costi di produzione in Turchia e il rallentamento della domanda globale stanno ora frenando le vendite turche all'estero.
Le prospettive economiche e finanziarie della Turchia sono molto incerte, con una grave crisi da non escludere. Per cui, non investire sulla lira turca, neppur in ottica speculativa.