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La Cina sprofonda nella deflazione

Prezzi in Cina

Prezzi in Cina

Data di pubblicazione 12 gennaio 2024
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Prezzi in Cina

Prezzi in Cina

Per il terzo mese consecutivo i prezzi cinesi sono sottozero

Per il 3° mese consecutivo, l'inflazione cinese è stata negativa a dicembre (-0,3%). Un calo dei prezzi per tre mesi non si vedeva dalla crisi globale del 2009. Sono i prezzi dei generi alimentari (-4,2%) a spingere l'inflazione cinese in territorio negativo. La Cina sta infatti attualmente registrando un forte surplus di produzione di carne suina che ne sta deprimendo il prezzo (-26,1%) e questo si riflette sull’indice generale dei prezzi, perché il peso della carne suina nel paniere cinese è molto importante. Escludendo i generi alimentari, l'inflazione è comunque bassa, ma positiva (+0,5%) e addirittura superiore a quella di ottobre (+0,4%).

A parte il caso specifico dei prezzi dei prodotti alimentari, la virtuale assenza di pressioni inflazionistiche può essere spiegata con la debolezza della domanda interna. Diversi fattori spingono le famiglie a limitare i propri consumi. La crisi immobiliare riduce il valore dei loro risparmi precauzionali, che vengono massicciamente investiti in mattoni. Il mercato del lavoro non è molto dinamico e molti giovani non riescono a trovare lavoro dopo gli studi. Anche le deboli prospettive economiche invitano alla prudenza.

Fortunatamente, l'economia cinese potrà contare sul commercio estero per mantenere un certo dinamismo. A dicembre le esportazioni hanno accelerato, con un aumento annuo del 2,3%, rispetto allo 0,5% di novembre e al rosso dei mesi precedenti. Il commercio globale sembra essere in ripresa e le aziende cinesi ne approfittano per vendere i loro prodotti al di fuori dei loro confini. Dopo un anno pessimo, nel 2023 le esportazioni cinesi sono diminuite per la prima volta dal 2016, il 2024 sembra più favorevole per le vendite all'estero.