I dati preliminari sul carovita italiano mostrano un altro rallentamento dell’inflazione, con l’indice generale dei prezzi al consumo che fa segnare un +0,6%, rispetto al +0,7% del mese precedente – le attese erano per una stabilità a +0,7%.
Ancora una volta il rallentamento ha come causa principale il calo dei prezzi dell’energia (quelli dei beni energetici regolamentati registrano una diminuzione che passa da -34,9% a -41,7%). Anche però non considerando i prezzi dell’energia, il carovita ha conosciuto un rallentamento passando da +3,6% a +3,4%. Se poi non si considerano anche i prezzi degli alimentari, quindi si guarda all’inflazione di fondo, il dato decelera da +3,6% a +3,1%.
Infine, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente su base tendenziale da +5,4% a +5,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,6% di novembre a +4,4%).