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Evergrande in liquidazione

Il mancato accordo coi creditori ha portato alla liquidazione del colosso cinese Evergrande.

Il mancato accordo coi creditori ha portato alla liquidazione del colosso cinese Evergrande.

Data di pubblicazione 29 gennaio 2024
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Il mancato accordo coi creditori ha portato alla liquidazione del colosso cinese Evergrande.

Il mancato accordo coi creditori ha portato alla liquidazione del colosso cinese Evergrande.

È arrivata la notizia che il colosso del settore immobiliare cinese non ce l'ha fatta. Quali saranno le conseguenze sul Paese? Quali sui mercati e sugli investimenti? 

Alla fine il colosso cinese Evergrande di cui ti abbiamo parlato diverse volte in passato è arrivato al capolinea. Evergrande, per chi non ricordasse, è una società immobiliare cinese oberata di debiti che da qualche tempo ha attirato su di sé i riflettori dei mercati. Ora il tribunale di Hong Kong ne ha ordinato la liquidazione. Un fulmine a ciel sereno? Non proprio: L'enorme esposizione al debito di Evergrande si scontrava con la strategia di Pechino di ridurre il rischio nel settore finanziario per renderlo più resistente agli shock, cosa che può essere ottenuta anche facendo capire che non ci sono salvataggi automatici e che le aziende che si prendono un rischio eccessivo finiranno per pagarne il prezzo.

Ovviamente “educare” il mercato e i suoi agenti ha un rischio, ed è quello che un fallimento di queste dimensioni finisca per creare sfiducia, e una crisi di fiducia comporta senz’altro problemi al mercato. La sfida per Pechino è grande: punire il rischio in eccesso, ma non lasciare che ci sia una reazione a catena sul mercato che porti il panico. Le autorità dovranno, quindi, garantire uno smantellamento ordinato del colosso immobiliare e, magari, riuscire anche a superare il modo di procedere fin qui tenuto di fronte alle esuberanze del mercato che ha visto riforme frammentarie senza una visione organica.

Non è un caso che i prezzi del mercato cinese siano così bassi rispetto ad altri mercati. Il rapporto prezzo / utili è intorno a quota 6,5, il rapporto prezzo / valore contabile è a 0,7, contro medie mondiali sensibilmente più alte: 18,5 per il rapporto prezzo utili e 2,25 per il rapporto prezzo / valore contabile. Sono prezzi che scontano molte cattive notizie e l’incertezza che ne deriva.

In questa fase, però, restiamo convinti che lo Stato cinese abbia le risorse per mettere mano alla situazione  e, in qualche modo, gestirla. E in effetti da un lato ha introdotto misure a sostengo dei prestiti e del settore immobiliare, da un altro sarebbe pronto un piano d’acquisto diretto di azioni. Bisogna, però vedere se gli effetti saranno all’altezza delle attese.

Sulla base di queste premesse, però, è evidente che con indici di convenienza così buoni le Borse cinesi restino una occasione per il lungo periodo. Ovviamente continua a seguirci, perché la situazione è in divenire.