Non si arresta la corsa dei prezzi in Turchia. L’inflazione ha chiuso infatti l’anno mettendo a segno un’altra accelerazione rispetto al mese precedente ed è ora al 64,8%. A novembre era al 62%, per cui c’è, perlomeno, da registrare un rallentamento della crescita dei prezzi.
Tuttavia, le prospettive non sono ancora positive. Infatti, i prezzi correranno ancora, a dirlo è la stessa Banca centrale che non si aspetta rallentamenti nella prima parte dell’anno. Del resto, la decisione del governo di aumentare il salario minimo ufficiale di quasi il 50% rappresenta una pressione sui prezzi non indifferente.
Gli effetti della stretta monetaria dovrebbero invece iniziarsi a vedere nella seconda parte dell’anno, con il carovita attesto, almeno nelle stime ufficiali, al 36% a fine anno.
Al momento, non investire in Turchia.