La Banca centrale brasiliana ha proseguito con il suo taglio nei tassi di interesse, portando il costo del denaro all'11,25%. Tutto come da attese visto che era già stato ampiamente preannunciato dalla stessa Banca centrale la volontà di proseguire con tagli dello 0,5%. Volontà di continuare a tagliare che è stata ribadita anche nell'ultima riunione: si andrà avanti con la riduzione del costo del denaro e le sforbiciate saranno ancora dello 0,5%.
L'inflazione brasiliana continua a rallentare: il dato di metà gennaio ha visto il carovita attestarsi su livelli anche inferiori a quelli delle attese ed è oggi allineato agli obiettivi della Banca centrale. Questo lascia mano libera per poter continuare ad allentare la politica monetaria, ma come capita anche nel resto del mondo, la lotta all'inflazione non è ancora totalmente vinta e permangono dei rischi per i prezzi. Ci sono infatti alcuni indicatori a cui bisogna prestare la dovuta attenzione. Il primo è l'inflazione dei servizi: i prezzi di questo settore rimangono infatti abbastanza stabili e non scendono così in maniera decisa, segno che ci sono potenziali pressioni sui prezzi che non sono ancora state eliminate. Il secondo arriva dai beni alimentari. Le condizioni meteorologiche avverse causate da El Nino stanno facendo aumentare i costi di beni di prima necessità come patate e riso.
Sul lato dell'economia qualche segnale di rallentamento sta arrivando: dopo tutto, è vero che i tassi si stanno abbassando, ma il livello assoluto a cui sono oggi, l’11,25%, è ancora elevato e quindi le condizioni monetarie sono ancora stringenti. C'è poi da segnalare qualche pericolo derivante dalla politica fiscale. Il presidente brasiliano vorrebbe aumentare la spesa pubblica e per evitare di mettere sotto pressione i conti si sta lavorando per trovare nuove entrate per finanziare queste nuove spese.
In questo quadro, tenendo soprattutto conto dell'andamento dell'inflazione e dei rischi ancora sottostanti per i prezzi, c'è da attendersi che la Banca centrale proseguirà come già annunciato a tagliare i tassi di interesse dello 0,5% nelle prossime riunioni e più in generale il costo del denaro continuerà ad essere ridotto, salvo sorprese, in tutto il 2024. Non bisogna però aspettarsi che tutti i tagli che arriveranno nel 2024 saranno dell'ammontare dello 0,5%. I prossimi saranno ancora di questa entità, ma successivamente dovrebbero ridursi allo 0,25%.
Per quanto riguarda gli investimenti, confermiamo la nostra posizione.