I dati provenienti dalla Cina sono stati contrastanti. Guardando all’attività manifatturiera, infatti, quest’ultima si è contratta per il quinto mese consecutivo, visto che l’indicatore ha fatto segnare 49,1 punti, in peggioramento dai 49,2 punti di gennaio (ma meglio delle attese a 49 punti. I dati fanno ancora pensare che la domanda cinese sia ancora debole.
È andato invece meglio del previsto l’indice non manifatturiero, che ha fatto segnare 51,4 punti, dai 50,7 punti precedenti, mentre le attese erano per 50,9 punti. A sostenere i servizi sono stati i viaggi e il turismo, complici le vacanze in Cina.
L’indice Pmi composito rimane così a 50,9 punti, risultato delle due diverse dinamiche dei due sotto-indici.