In Giappone l’inflazione a gennaio ha mostrato dati più alti delle attese, visto che i prezzi, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 2% rispetto a un anno fa. Si tratta così di un dato in rallentamento rispetto al 2,3%, dinamica che ci si attendeva, ma di entità inferiore di quanto previsto, visto che il mercato si attendeva +1,9% annuo. Si tratta così del 22esimo mese consecutivo con l'inflazione ad un livello pari o superiore al 2% obiettivo. Non solo, anche se si guarda al dato che esclude i prezzi dei prodotti alimentari freschi e dell’energia, la crescita è stata del 3,5% contro attese del 3,3%.
Questi dati corroborano quindi l’ipotesi che finalmente la Bank of Japan metterà fine alla politica di tassi negativi che dura dal 2007. Oltre ai dati di gennaio, infatti, lo stesso governatore della BoJ ha detto di prevedere un miglioramento di salari, occupazione che sosterranno quindi anche i prezzi.
Tutto sembra quindi confermare che arriverà il rialzo dei tassi, anzi. Sicuramente ci sarà, bisogna vedere quando. Aprile era e rimane la data più caldeggiata, anche se c’è qualcuno che, dopo questi dati, parla anche di marzo. La BoJ dovrà quindi solo decidere il mese in cui farà la sua mossa, stando attenta alla situazione dell’economia giapponese.
Confermiamo la nostra posizione sul Giappone.