La Fed ha ribadito la sua intenzione di tagliare i tassi quest’anno, ma per farlo servono gli oramai celeberrimi “ulteriori dati” che confermino e rendano pienamente fiduciosi del fatto che l’inflazione va verso l’obiettivo del 2% annuo.
Questo significa che gli ultimi dati sull’inflazione da una parte non hanno portato la Fed a cambiare la sua visione che in generale la dinamica dei prezzi è volta al ribasso, ma dall’altro ha anche confermato il fatto che il precorso per il ritorno al 2% è accidentato – e i dati più recenti lo dimostrano.
La Fed continua così a vedere ancora tre tagli nei tassi d’interesse quest’anno – a fine anno la previsione è per un costo del denaro tra il 4,5% e il 4,75% dall’attuale 5,25% - 5,5%, ma ha ridotto da 4 a tre quelli previsti nel 2025. Come mai? La risposta risiede nelle nuove stime su Pil ed inflazione. Come puoi vedere in tabella, la Fed ha alzato in modo consistente le previsioni sul Pil del 2024 – oltre a ritoccare al rialzo quelle per il 2025 e il 2026. A fronte di ciò ha ritoccato al rialzo quelle dell’inflazione di fondo per questo 2024.
L’economia Usa continua a crescere e lo farà ancora più di quanto precedentemente stimato: gli Stati Uniti possono quindi permettersi tassi un po’ più alti per tenere sotto controllo l’inflazione. Il dato dice dunque che le paure per una recessione Usa, oramai, sembrano storia passata.
LE STIME DELLA FED |
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2024 |
2025 |
2026 |
Pil |
2,10% |
2% |
2% |
Stima precedente |
1,40% |
1,80% |
1,90% |
Disoccupazione |
4% |
4,10% |
4% |
Stima precedente |
4,10% |
4,10% |
4,10% |
Inflazione core Pce |
2,60% |
2,20% |
2% |
Stima precedente |
2,40% |
2,20% |
2% |