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Giappone: finisce l'era dei tassi negativi (e non solo). Ecco cosa fare ora

Giappone: fine dei tassi negativi

Giappone: fine dei tassi negativi

Data di pubblicazione 19 marzo 2024
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Giappone: fine dei tassi negativi

Giappone: fine dei tassi negativi

I tassi sono stati portati tra lo 0% e lo 0,1%. Finiscono anche gli acquisti di Etf e il controllo dei rendimenti dei titoli di Stato

La Bank of Japan ha deciso di mettere fine all’era dei tassi negativi, abbandonando così i tassi sotto-zero per ultima nel mondo, ma rivedendo anche più in generale la sua politica monetaria in fatto di gestione della curva dei rendimenti e di acquisto di Etf.

Andando per gradi. La BoJ ha detto che l’obiettivo di inflazione al 2%, in maniera stabile e duratura è oramai all’orizzonte e si sta anche consolidando il circolo salari-prezzi. I salari infatti stanno salendo e lo continueranno a fare visti i risultati delle contrattazioni sindacali. Non c’è più quindi motivo di mantenere i tassi in territorio negativo e così il costo del denaro è stato fissato tra lo 0% e lo 0,1%. La BoJ ha inoltre abbandonato il controllo della curva dei rendimenti, attraverso il quale manteneva entro una certa soglia il rendimento del titolo di Stato decennale, impegnandosi a continuare ad acquistare titoli di stato a lungo termine secondo necessità – quindi senza nessun parametro o condizioni predefinita come in precedenza. La Banca centrale giapponese ha poi deciso di concludere gli acquisti di fondi negoziati in Borsa. Quella di comprare Etf fu una mossa decisa nel lontano 2010, facendo diventare, con il tempo, la BoJ il più grande detentore di azioni giapponesi, prima che le operazioni di acquisto rallentassero lo scorso anno. La possibilità e la convenienza, di utilizzare questa misura è diventata sempre più problematica con le azioni giapponesi che hanno raggiunto un livello record questo mese, sollevando la questione del perché il mercato azionario avesse bisogno di supporto – oltre al fatto già citato che con un’inflazione in vista sul 2% ulteriore iniezioni di liquidità non erano più necessarie.

Cosa aspettarsi per il futuro? La Bank of Japan ha volute rassicurare che la politica monetaria rimarrà accomodante – dopo tutto, portare i tassi ad un livello tra lo 0% e lo 0,1% non è certo una mossa che porta in territorio restrittivo la politica monetaria. È però un messaggio per far sapere che con oggi è finita l’era dei tassi negativi, ma non inizia un ciclo di rialzi dei tassi come è avvenuto in Europa e negli Usa. Le scelte future, anche in questo caso, dipenderanno dai dati, ma ad oggi non ci sono in vista ulteriori rialzi nei prossimi mesi. Semmai, non può essere escluso un altro rialzo verso la fine dell’anno, qualora la spirale salari-prezzi dovesse portare l’inflazione a salire ancor di più.

Per quanto riguarda gli investimenti, confermiamo la nostra posizione sul Giappone.